☀ Biografia di oggi: Aldo Nove
Aldo Nove![]() Aldo Nove, all'anagrafe Antonio Centanin, nato a Viggiù, un piccolo comune di 5 mila abitanti in provincia di Varese, il 12 luglio 1967, è uno scrittore e poeta italiano. Aldo Nove: le origini dello pseudonimoIl suo pseudonimo prende origine da una frase, ALDO DICE 26 X 1, scritta nel telegramma diffuso dal Comitato Nazionale di Liberazione Alta Italia (CLNAI) nell'aprile del 1945 con l'intento di comunicare il giorno, ovvero il 26, e l'ora, l'una di notte, in cui dar vita all'insurrezione dei partigiani a Torino nella guerra di liberazione dall'occupazione nazista. Aldo, per l'appunto, è il nome presente nel telegramma mentre Nove deriva dalle somme delle tre cifre presenti nel messaggio, ovvero 2, 6 e 1. BiografiaNel 1996, dopo essersi laureato in filosofia morale, scrive "Woobinda e altre storie senza lieto fine", edito da Castelvecchi e ripubblicato due anni dopo, nel 1998, da Einaudi con il titolo di "Superwoobinda". I cannibaliCon il racconto "Il mondo dell'amore", pubblicato nell'antologia Gioventù cannibale (Einaudi 1996), viene collocato in quella che venne definita dalla stampa come la "famiglia di genere pulp dei cosiddetti Cannibali", tra i quali spicca la figura di Niccolò Ammaniti. Antonello Satta CentaninSubito dopo pubblica due raccolte di poesie con lo pseudonimo di Antonello Satta Centanin, unendo i cognomi della madre e del padre, oltre che un libro di poesie, ispirato ad alcune tra le più celebri canzoni rock, intitolato "Nelle galassie oggi come oggi". Gli anni 2000Nel 2000, con l'uscita di "Amore mio infinito", Aldo Nove subisce una profonda svolta intimista ed esistenzialista che lo porta ad abbandonare la letteratura "cannibale" e che negli anni immediatamente successivi lo porta a dedicarsi alle questioni sociali legate al precariato e alla flessibilità. Nel 2005 pubblica un curioso omaggio a Fabrizio De André, "Lo scandalo della bellezza", ed è coautore, insieme ad Alessandro Gillioli, del testo teatrale "Servizi & Servitori: la vita, al tempo del lavoro a tempo". L'anno dopo pubblica "Mi chiamo Roberta, ho 40 anni, guadagno 250 euro al mese", con cui si aggiudica il Premio "Stephen Dedalus". Dà vita, con la TEA, casa editrice di Milano, alla collana di narrativa "Neon", contenente alcune opere di Giovanna Giolla, Alessandro Scotti e Ciro Ascione. Le collaborazioni con BugoSempre nel 2006, il cantautore Bugo scrive una canzone intitolata "Amore mio infinito", chiaro tributo al libro di Aldo Nove che compare anche nell'omonimo videoclip. Nel 2008 lo stesso autore aiuta ancora una volta il cantante per la stesura della canzone "Balliamo un altro mese", pubblicata nel disco di Bugo intitolato "Contatti". Gli anni 2010Nel 2010 pubblica "La vita oscena", un testo autobiografico che ripercorre la sua intera esistenza, dall'infanzia fino all'età adulta. Nel 2012 pubblica "Giancarlo Bigazzi, il geniaccio della canzone italiana", edito da Bompiani, e viene inserito da Edoardo Sanguineti, insieme a Tiziano Scarpa e a Giuseppe Caliceti, nel suo "Atlante del Novecento Italiano", dove Aldo Nove viene annoverato tra gli avanguardisti della letteratura italiana. Sempre nello stesso anno è testimonial per il noto marchio di scarpe Hogan, per il quale scrive lo slogan "Versi che calzano a pennello", la cui pubblicità appare in tutti i retrocopertina dei volumi "Bompiani inVersi", una collana di poesie diretta dallo stesso Aldo Nove e da Elisabetta Sgarbi. Romanzi e racconti
Poesie
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ultimo aggiornamento: 12/12/2015 Fotografie di Aldo NoveOggi, giovedì 12 luglio 2018 • S. Arduino, S. Fortunato, S. Balio, S. Dacia, S. Partemio Si ricordano inoltre |
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