3^ lezione del corso di scrittura indetto da Montesilvano Scrive: Passi della lezione, vita dell'artista e opere, esercizio finale, curiosità.
Groove 22 luglio: Alessio Romano presenta la lezione di fotografia di Fernanda Veron. Scenari e "particolari possono esserci d'aiuto nello scrivere un racconto", emerge questo dalle primissime indicazioni dell'artista, visibilmente emozionata ma carica di energia riesce a catturare l'attenzione mostrando subito delle stampe d'autore fatte da lei. Una lezione, incentrata, sulle scene e che non tiene assolutamente conto della tecnica.
Link sito personale dove è possibile visionare alcune sue opere d'arte:
http://www.veronfernanda.com
Chi è Fernanda Veròn? Argentina, nata nel 1978 vive e lavora a Roma maestro d'arte applicate e scenografa si trasferisce al nord d'Italia dove qui si diploma all'istituto d'arte a Gorizia prosegue poi gli studi a Roma in discipline grafiche e teatrali.(tratto dal sito http://www.youblisher.com/p/154739-PORFOLIO-FERNANDA-VERON/ )
Da sinistra verso destra:
Fernanda Veron, Micol Di Veroli, Donatella Saccani.
<<La fotografia permette di visionare i luoghi e di sospendere il tempo >>. Fernanda inizia la sua lezione con questo concetto, ci parla della 'sua' Argentina come di un Paese smisurato e prosegue il suo racconto paragonando l'Italia all' 'oblio'; precisa poi, che il termine oblio, nel suo caso, significa perdita delle dimensioni di vita, Argentina terra 'vasta', Italia terra 'piccola'.
In Italia impara a vivere centrando il suo punto di vista (come se fosse passata dal vedere dalla versione grandangolo alla funzione zoom, n.d.a.).
<<Il tempo è il messaggio di qualcosa che può essere 'definito' come: fluido,liquido,malleabile.>>
In Italia i ricordi della sua vita le mutano il modo di lavorare, riesce a creare una sorta di dualismo fra la sua parte 'critica' e la sua parte 'luminosa'.
Le sue doti, artistiche, la portano ad accettare lavori di diversa natura, come possiamo vedere nella foto seguente che è testimonial di una campagna di salvaguardia delle balene.
Fernanda, a noi studenti, ci chiede cos'è più importante in generale di una foto fra il mostrare o raccontare la verità.
...
<< Non mi interessa la realtà, mi interessa solo la suggestione, per tanto, dicono di me che sono una 'democratica' della fotografia, le mie foto possono raccontare la realtà ma tendono a suggestionare la gente creando interesse.>>
Nelle sue foto si vedono spesso le nuvole, lei alla nuvola da un senso di malleabilità e di fluidità, come d'altronde ci aveva già esposto il concetto di 'tempo'.
LE SALE DI LOS* 2009
http://www.veronfernanda.com/le_sale_di_los.html
Svolgimento : Autore Pierluigi Di Sabatino
Foto: Le sale di los.
Titolo: Addio al nubilato.
Francesca ha la mente assorta nei pensieri e nelle mille domande sull'uomo della sua 'vita'.
Mancano solo 3 ore al suo addio al nubilato, decide di provare l'abito del matrimonio, ma non riesce a vestirsi da sola, forse è un presagio di sventura, forse è solo impacciata, infatti le mancano da chiudere i lacci sul retro del corpetto.
Di colpo torna in se, si cambia, pensa che i cocktail che berrà, durante la sera, le faranno dimenticare queste 'titubanze', per tanto dice 'no' a Valsoia ma 'si' all'alcool.
Analisi del testo da parte dell'Artista : <<Hai saputo individuare il colore della foto e il particolare del vestito, slacciato sul retro, ti ha fatto descrivere con suggestione una scena.>>
Curiosità: Fernanda ama il cinema russo, in particolare ha nominato il Maestro Tarcosky al quale si ispira per la rappresentazione delle scene.
Spiega che il cinema russo consiste nel realizzare una serie di fotogrammi di un ambiente e sviluppare dal fotogramma il film. La mia mente è volata al Secondo Tragico Fantozzi in particolare alla 'famosa' scena della Corazzata Potionkin.
Link sito personale dove è possibile visionare alcune sue opere d'arte:
http://www.veronfernanda.com
Chi è Fernanda Veròn? Argentina, nata nel 1978 vive e lavora a Roma maestro d'arte applicate e scenografa si trasferisce al nord d'Italia dove qui si diploma all'istituto d'arte a Gorizia prosegue poi gli studi a Roma in discipline grafiche e teatrali.(tratto dal sito http://www.youblisher.com/p/154739-PORFOLIO-FERNANDA-VERON/ )
Da sinistra verso destra:
Fernanda Veron, Micol Di Veroli, Donatella Saccani.
<<La fotografia permette di visionare i luoghi e di sospendere il tempo >>. Fernanda inizia la sua lezione con questo concetto, ci parla della 'sua' Argentina come di un Paese smisurato e prosegue il suo racconto paragonando l'Italia all' 'oblio'; precisa poi, che il termine oblio, nel suo caso, significa perdita delle dimensioni di vita, Argentina terra 'vasta', Italia terra 'piccola'.
In Italia impara a vivere centrando il suo punto di vista (come se fosse passata dal vedere dalla versione grandangolo alla funzione zoom, n.d.a.).
<<Il tempo è il messaggio di qualcosa che può essere 'definito' come: fluido,liquido,malleabile.>>
In Italia i ricordi della sua vita le mutano il modo di lavorare, riesce a creare una sorta di dualismo fra la sua parte 'critica' e la sua parte 'luminosa'.
Le sue doti, artistiche, la portano ad accettare lavori di diversa natura, come possiamo vedere nella foto seguente che è testimonial di una campagna di salvaguardia delle balene.
Fernanda, a noi studenti, ci chiede cos'è più importante in generale di una foto fra il mostrare o raccontare la verità.
...
<< Non mi interessa la realtà, mi interessa solo la suggestione, per tanto, dicono di me che sono una 'democratica' della fotografia, le mie foto possono raccontare la realtà ma tendono a suggestionare la gente creando interesse.>>
Nelle sue foto si vedono spesso le nuvole, lei alla nuvola da un senso di malleabilità e di fluidità, come d'altronde ci aveva già esposto il concetto di 'tempo'.
LE SALE DI LOS* 2009
http://www.veronfernanda.com/le_sale_di_los.html
”Attingere dall' inconscio spesso è necessario; provocare un ipnosi durante il presente può portare a un sogno profondo e per fare questo, io, fisso le nuvole scorrere. Le nuvole diventano lo scandire del respiro in sintonia con quello della terra e osservarle nascere e poi scomparire, diventano una sorta di prestigio dell immaginazione, scandisce lento il battito di tutto ciò che attorno vive.
La loro presenza ci ricorda un tempo che va oltre quello presente, è costantemente un prima e un dopo, per ogni pensiero che fugge. Le nuvole trasfigurano così in un ricordo, hanno carattere e avvertono i cambiamenti. Avere la testa fra le nuvole è allo stesso tempo anche mostrare appartenenza alla propria realtà perchè, distaccandoci da questa, il nostro corpo svanisce ed evapora insieme al loro passaggio, come il nostro destino, in un moto infinito.
Le nuvole sono magiche, conservano lo stupore infantile perchè creano forme, sono leggere ma anche giganti, sono tutto ciò che vorremo costruire. Hanno anche il potere di inquietarci perchè minacciose, scuotono il seme sensibile dell'incertezza che c è in noi, possono dominarci e inghiottirci in un tempo senza ritorno. Con il recupero della memoria l' origine è sempre al confine con l'avvenire, attingere da essa può risvegliare un nuovo mondo perduto.Nonostante il mio lavoro è autobiografico, ho voluto raccontare come un gesto un fatto che può crea tensioni anche in un tempo sospeso, dove la ciclicità ci lascia inquieti perchè regolata dal caso e dal caos."
Esercizio: Data una foto, bisogna creare un racconto o un testo creativo
Svolgimento : Autore Pierluigi Di Sabatino
Foto: Le sale di los.
Titolo: Addio al nubilato.
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Mancano solo 3 ore al suo addio al nubilato, decide di provare l'abito del matrimonio, ma non riesce a vestirsi da sola, forse è un presagio di sventura, forse è solo impacciata, infatti le mancano da chiudere i lacci sul retro del corpetto.
Di colpo torna in se, si cambia, pensa che i cocktail che berrà, durante la sera, le faranno dimenticare queste 'titubanze', per tanto dice 'no' a Valsoia ma 'si' all'alcool.
Analisi del testo da parte dell'Artista : <<Hai saputo individuare il colore della foto e il particolare del vestito, slacciato sul retro, ti ha fatto descrivere con suggestione una scena.>>
Curiosità: Fernanda ama il cinema russo, in particolare ha nominato il Maestro Tarcosky al quale si ispira per la rappresentazione delle scene.
Spiega che il cinema russo consiste nel realizzare una serie di fotogrammi di un ambiente e sviluppare dal fotogramma il film. La mia mente è volata al Secondo Tragico Fantozzi in particolare alla 'famosa' scena della Corazzata Potionkin.
( Preferisco il cinema Italiano: Fantozzi e la serie di Amici miei. n.d.a.)
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