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☀ Biografia di oggi: Martino di Tours

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Martino di Tours

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Martino di Tours

Martino di Tours nasce in Sabaria nell'anno 316 circa. La zona geografica, allora provincia dell'Impero Romano, corrisponde all'odierna Szombathely, la città più antica dell'Ungheria.

È tra i fondatori del monachesimo in Occidente. È tra i primi santi non martiri proclamati dalla Chiesa cattolica. San Martino di Tours È venerato anche dalla chiesa ortodossa e da quella copta.

Il santo si celebra l'11 novembre, giorno dei suoi funerali avvenuti nell'odierna Tours, in Francia. Il luogo e la data della sua morte sono però differenti: Martino morì l'8 novembre dell'anno 397 a Candes, in Francia: oggi, in suo onore, il comune si chiama Candes-Saint-Martin.

San Martino è considerato il protettore dei mendicanti, dell'Esercito e della Fanteria. Le notizie circa la sua vita risalgono agli scritti dei discepoli Venanzio Fortunato e Sulpicio Severo.

Vita e storia di San Martino di Tours

Il padre, ufficiale dell'esercito, lo chiama Martino in onore della divinità della guerra, Marte. A Pavia, dove trascorre l'infanzia, il giovane si avvicina al Cristianesimo. A quindici anni è costretto ad arruolarsi anche lui nell'esercito, in quanto figlio di un ufficiale. Lascia quindi la sua famiglia e raggiunge la Gallia.

Proprio durante la sua esperienza di soldato, Martino viene colpito da una visione che gli cambia la vita nel profondo.

Il miracolo del mantello

Nei dintorni della città di Amiens, il militare incontra un povero mendicante ricoperto di stracci. Dispiaciuto per lo stato in cui si trova l'uomo, taglia in due il mantello e condivide la metà con lui.

San Martino divide il suo mantello con un povero

San Martino di Tours divide il suo prezioso mantello con un povero mendicante (illustrazione)

Durante la notte Gesù appare in sogno a Martino e gli restituisce la metà del mantello che ha donato al mendicante. Gesù dice agli angeli che sono con lui:

"Questo è Martino, il soldato che mi ha rivestito".

Al suo risveglio, Martino si accorge che il mantello è perfettamente integro.

La visione e il miracolo del mantello spingono Martino, che è già catecumeno, a battezzarsi e diventare cristiano.

L'uomo vedrà sempre solo la sciagura che appaga la sua immaginazione. Niente gli riesce più difficile di percepire un infelice che sta semplicemente soffrendo - si limita a passargli accanto, come i bravi credenti nella parabola del buon samaritano. [...] La grandezza di San Martino non sta tanto nel fatto che egli porga aiuto, quanto nel fatto che egli porga aiuto immediatamente al prossimo sulla via. È questa la virtù che sfiora il miracolo.
(Ernst Jünger)

L'impegno religioso

Dopo aver lasciato l'esercito, si impegna a combattere l'eresia ariana e per questo motivo subisce umiliazioni e viene cacciato sia dalla Francia, che dalla città di Milano.

Fuggito sull'isola Gallinara, nei dintorni di Savona, trascorre un lungo periodo di solitudine e poi diventa monaco.

Nel 371 Martino viene nominato Vescovo di Tours, una cittadina della Francia, e da questo momento in poi comincia la sua missione di "pastore" per evangelizzare la gente più umile, soprattutto gli agricoltori che abitano nelle campagne.

Nella cittadina francese di Tours, Martino fonda anche un monastero, chiamato "Marmoutier".

San Martino muore a Candes l'8 novembre del 397. La Chiesa cattolica festeggia questo Santo l'11 novembre, che è il giorno in cui è stato sepolto. A Tours sorge una bellissima basilica in suo onore, che attira pellegrini da tutto il mondo. Le chiese in Italia a lui dedicate sono oltre 900.

Le tradizioni legate a San Martino

Nei paesi austriaci e in Germania il giorno in cui si festeggia San Martino, l'11 novembre, si organizza la tradizionale "processione delle lanterne" cui partecipano soprattutto i bambini con inni e canti dedicati al Santo.

In Italia, in molti paesi si celebrano feste popolari dedicate a San Martino, a cui la tradizione lega un aspetto meteorologico del periodo, la cosiddetta "estate di San Martino" che si colloca nei primi giorni di novembre.

Nella zona di Venezia è consuetudine preparare per il giorno di San Martino un dolce tipico di pasta frolla che raffigura il Santo sul suo cavallo, decorato con glassa di zucchero e ricoperto con caramelle e confetti.

San Martino a cavallo, dolce veneziano

San Martino a cavallo, dolce della tradizione veneziana

In altre zone d'Italia, soprattutto quelle più agricole, la data dell'11 novembre si associa alla maturazione del vino nuovo: è un'occasione per assaggiare del buon vino insieme alle caldarroste.

La festa di San Martino è molto sentita nella tradizione popolare, mentre dal punto di vista religioso lo è soltanto nei luoghi in cui è Patrono.


ultimo aggiornamento: 11/11/2021





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