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☀ Biografia di oggi: Peter Carl Fabergé

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Peter Carl Fabergé

Peter Carl Fabergé

Conosciuto anche come Karl Gustavovic Faberze, il gioielliere e orafo russo Peter Carl Fabergé nasce a San Pietroburgo il giorno 30 maggio 1846, da padre tedesco originario della Livonia (oggi geograficamente appartenente al territorio dell'Estonia), il gioielliere Gustav Fabergé, e da madre danese, Charlotte Jungstedt.

Nel 1860 la famiglia Fabergé si trasferisce a Dresda, lasciando l'azienda di famiglia nelle mani di manager capaci e di fiducia. Peter Carl inizia i suoi studi nel campo dell'arte orafa viaggiando dal 1864 un po' in tutta Europa, incontrando importanti maestri orafi in Germania, Francia e Inghilterra. Perfeziona i suoi studi a Parigi. Nel 1872, all'età di 26 anni, torna a San Pietroburgo e sposa Augusta Julia Jacobs.

L'opera per cui Fabergé è largamente noto sono le 57 uova di Pasqua realizzate in oro, preziosi e altri differenti materiali pregiati, nel periodo tra il 1885 ed il 1917, un uovo per ciascun anno.

Il primo uovo di Fabergé viene stato commissionato dallo zar Alessandro III di Russia come sorpresa di Pasqua per la moglie Maria Fyodorovna. Tale oggetto d'arte è costituito da smalto opaco di colore bianco, strutturato come una matrioska russa (o scatola cinese); all'interno di questo primo uovo di Fabergé si trova un tuorlo tutto d'oro, contenente a sua volta una gallinella colorata d'oro e smalti, i cui occhi sono composti di pietre rubino. La gallinella racchiude una copia in miniatura della corona imperiale, contenente a sua volta un piccolo rubino con la forma d'uovo.

La zarina fu talmente felice del regalo che Fabergé fu nominato da Alessandro III "gioielliere di corte"; l'incarico immediatamente successivo diventa quello di realizzare un analogo regalo di Pasqua, per ogni anno a venire: la condizione del lavoro commissionato all'orafo russo è che ogni uovo deve essere unico e deve contenere una sorpresa.

A partire dal 1895, anno dopo la morte Alessandro III e successivamente all'ascesa al trono del figlio Nicola II, le uova prodotte diventano due all'anno: uno per la nuova zarina Aleksandra Fedorovna Romanova e uno per la regina madre. Solo nel biennio 1904-1905 non venne realizzato alcun uovo a causa delle restrizioni imposte dalla Guerra russo-giapponese.

La preparazione delle uova occupava un intero anno: una volta che un progetto veniva scelto, una squadra di artigiani lavorava per montare l'uovo.

A partire dal 2006, appena ventuno uova erano ancora in Russia, per la maggior parte in esposizione al museo dell'arsenale del Cremlino. Nel mese di febbraio del 2004 l'imprenditore russo Viktor Vekselberg acquistò nove uova precedentemente possedute dall'editore americano Forbes, facendole ritornare così in Russia. Altre collezioni più piccole sono nel museo delle belle arti della Virginia, nel museo di New Orleans dell'arte e in altri musei nel mondo. Quattro uova si trovano in collezioni private. Di otto uova non si ha notizia.

In esilio in Svizzera dopo la rivoluzione russa, Peter Carl Fabergé morì a Losanna il 24 settembre 1920 all'età di 74 anni.


ultimo aggiornamento: 30/05/2012





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