Massimo Galli![]() Massimo Galli nasce a Milano l'11 luglio 1951. Il suo nome è divenuto familiare nelle case delle famiglie italiane, durante la pandemia di Covid-19 nei primi mesi del 2020. In questo contesto il professore e infettivologo dell'Ospedale Sacco di Milano, è riconosciuto come uno dei principali punti di riferimento della comunità scientifica. Ospite in moltissime trasmissioni televisive con l'obiettivo di fare chiarezza e aiutare a leggere i dati giornalieri sull'evoluzione dei contagi, Massimo Galli vanta una carriera molto importante alle sue spalle, che esploreremo nei suoi punti salienti di seguito. Massimo Galli e l'amore per la medicinaSin dalla tenera età inizia a mostrare una notevole passione per lo studio, che si trasforma ben presto in dedizione, in particolar modo per quel che riguarda le materie scientifiche. I suoi interessi trovano uno sbocco concreto nel momento in cui il giovane Massimo sceglie di iscriversi alla facoltà di Medicina e Chirurgia della sua città natale. Consegue la laurea nell'anno 1976. Una volta conclusi gli studi con successo e ottenuta la summa cum laude, il giovane Massimo Galli inizia a lavorare presso l'Ospedale Sacco di Milano, struttura sanitaria alla quale rimane legato per gran parte della propria vita professionale. La sua intera carriera si divide infatti tra il Luigi Sacco e l'Università Statale di Milano, istituto presso il quale Massimo Galli diventa professore ordinario di malattie infettive a partire dall'anno 2000. Otto anni dopo viene nominato Direttore della Clinica di Malattie Infettive dell'Ospedale Sacco, ruolo che ricopre con successo, guadagnandosi la stima dei suoi collaboratori. Massimo Galli, un baluardo contro le malattie infettiveA partire dalla fine degli anni Ottanta, l'HIV (Human Immunodeficiency Virus), virus responsabile dell'AIDS, inizia a diffondersi anche in Italia, dove Massimo Galli si distingue per la propria dedizione nel cercare di contrastare questa malattia infettiva ancora pressoché sconosciuta; va ricordato come l'AIDS all'epoca ha notevole letalità e preoccupa molto la società. Dal momento in cui l'epidemia si espande, Galli si occupa di portare assistenza e cura a coloro che sono affetti dall'immunodeficienza che viene provocata dalla malattia. Nel farlo si focalizzano anche e soprattutto sull'importanza della prevenzione nella scuole: Galli viene messo a capo di un gruppo di ricerca che nel corso degli anni pubblica svariati contributi che ottengono riconoscimento sulle riviste scientifiche di tutto il mondo. Massimo Galli e il ruolo nella lotta al Covid-19Il 2020 rappresenta una vera e propria frattura in campo sanitario, sociale ed economico a livello globale. In questo scenario provocato dai primi casi di contagio registrati in Italia di Covid-19, un particolare tipo di Coronavirus, Massimo Galli diventa un volto conosciuto grazie alle tante trasmissioni televisive che lo cercano come esperto, per aiutare il telespettatore durante una fase di incertezza e paura. Galli assume questo nuovo ruolo in virtù di una comprovata carriera di successo ma anche perché l'ospedale Sacco di Milano è un'eccellenza per quanto riguarda le malattie infettive. Si occupa di studiare sin dall'inizio dell'epidemia l'evolvere della situazione; si occupa della mappatura dei contagi e delle cure che si dimostrano più efficaci. Galli e i suoi collaboratori sono impegnati non solo nel cercare di salvare la vita ai propri pazienti, in particolar modo quelli che finiscono in terapia intensiva, bensì per dare risposte concrete alla popolazione attraverso una divulgazione puntuale attraverso i mezzi di comunicazione. La Lombardia, regione di gran lunga più colpita nel territorio italiano, trova in Massimo Galli un faro di speranza. Le pubblicazioni e le collaborazioni con giornali autorevoliNell'ambito della carriera di uno studioso di medicina risulta piuttosto comune dedicarsi alla pubblicazione di diversi trattati. Massimo Galli non rappresenta certo un'eccezione in tal senso, anzi, poiché nel corso della propria vita lavorativa si distingue per i numerosi trattati redatti. Nel momento in cui diventa un nome noto al grande pubblico, all'inizio del 2020, Massimo Galli può contare su oltre quattrocento pubblicazioni a proprio nome su riviste che si basano sul meccanismo di peer review, il principale metodo per la validazione di una tesi scientifica in ambito medico. Tale mole di pubblicazioni risulta in quel che si definisce un impact factor di 1.322, un aspetto che conferma la stima della quale gode come professionista Massimo Galli. Collabora inoltre con Il Corriere della Sera, per il quale si occupa di approfondire in modo particolare contenuti che hanno l'HIV come focus. ultimo aggiornamento: 14/04/2020 Fotografie di Massimo GalliOggi, sabato 11 luglio 2020 • S. Benedetto, S. Ciano, S. Olga Si ricordano inoltre |
FAKRO INNOVIEW: architettura e natura | Consolidamento, da Fassa Bortolo il software gratuito per i progetti di rinforzo strutturale | Aperte le candidature al Wood Architecture Prize by Klimahouse 2025 | Cantieri, come richiedere la "patente a punti" | AD Museum di Helsinki: ricevute 623 proposte e già si cerca il nuovo direttore per il museo che aprirà nel 2030 | Recupero ai fini abitativi, ecco come cambiano i requisiti igienico-sanitari | La scuola in ospedale, al Meyer di Firenze il padiglione firmato Alvisi Kirimoto dedicato ai bambini ricoverati | Il terrazzo come piazza in quota, tra i tetti milanesi il progetto di Park Associati | BSTR Architects vince il concorso per il nuovo centro residenziale di cura a Falzes (BZ) | Cercasi idee per il marchio "Biologico italiano" | Un progetto paesaggistico per la spiaggia di Funtanamare (Sud Sardegna), per fruirla tutto l'anno | Una nuova piazza a Conegliano | Torbole sul Garda, nuovo hub di eccellenza degli spo...
Commenti
Posta un commento