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Theresa May
Il nome di battesimo di Theresa May è Theresa Mary Brasier: nasce il 1° ottobre del 1956 a Eastbourne, nel Sussex (Inghilterra), figlia di Zaidee e di Hubert Brasier, reverendo, prete della Chiesa Anglicana e vicario di Wheatley. Dopo aver frequentato le scuole primarie dell'Oxfordshire viene istruita secondo un'educazione cattolica presso la St. Juliana's Convent School for Girls, una scuola indipendente di Begbroke.
Dopo gli studi superiori si iscrive all'Università di Oxford, dove studia geografia e si laurea. È il 1977, anno in cui Theresa inizia a lavorare presso la Bank of England: vi rimane fino al 1983. Un paio di anni più tardi è senior advisor per gli affari internazionali e consulente finanziario presso l'Association for Payment Clearing Services, mentre a partire dal 1986 è consigliera per il Borough di Merton, a Londra.
Il 6 settembre 1980 sposa Philip May, bancario: si dice che a presentarli, ad un ballo di giovani conservatori, sia stata Benazir Bhutto, che anni dopo sarebbe divenuta primo ministro del Pakistan. Theresa ed il marito non hanno figli.
Alle elezioni del 1992 Theresa May si candida nel North West Durham, ma senza successo; viene comunque eletta cinque anni più tardi a Maidenhead. Entrata in Parlamento, diventa membro dell'opposizione di William Hague, come rappresentante del governo ombra per la scuola, le persone disabili e le donne.
In seguito alle elezioni del 2001, il nuovo leader dei Conservatori Iain Duncan Smith la mantiene nel governo ombra, assegnandole l'incarico ai trasporti.
Nel luglio del 2002 la May diventa la prima donna a capo del partito conservatore: nel corso di un suo discorso alla Conservative Party Conference, spiega perché, secondo il suo punto di vista, il suo partito dovrebbe cambiare, facendo riferimento al soprannome Nasty Party (Partito brutto, cattivo).
Nel giugno del 2004 inizia a occuparsi per il governo ombra di cultura, media e sport, mentre l'anno successivo David Cameron la nomina Shadow Leader alla Casa dei Comuni. Rieletta a Maidenhead, a maggio del 2010 Theresa May viene nominata Home Secretary (Segretario di Stato per gli Affari Interni: corrisponde al nostro Ministro dell'Interno) e Ministro per le Donne e l'Uguaglianza dal premier David Cameron alla sua prima esperienza di governo.
Diventa, così, la quarta donna nella storia a gestire uno dei Great of Offices of State britannici, dopo Margaret Thatcher, Margaret Beckett e Jackqui Smith.
Come Home Secretary, inoltre, Theresa May è anche membro del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Il suo debutto come Home Secretary la vede affrontare la questione della raccolta di informazioni e della sorveglianza imposte in Inghilterra e in Galles da alcune misure del precedente governo laburista.
Con il cosiddetto Identity Documents Act 2010, la May abolisce la National Identity Card approvata dai Labour e revisiona le regole a proposito della raccolta dei campioni di Dna per le persone sospette.
Sempre nel 2010, proibisce al predicatore indiano musulmano Zakir Naik di entrare nel Regno Unito e sospende dal loro incarico gli ufficiali dell'Home Office che si dimostrano in disaccordo con questo provvedimento. Parlando a una conferenza dell'Association of Chief Police Officers, annuncia tagli radicali al budget dell'Home Office, incluse una riduzione del numero di agenti.
Il 26 luglio del 2010 annuncia un pacchetto di riforme, sempre relativo alla sicurezza, che vede la sostituzione della Soca, la Serious Organised Crime Agency (l'agenzia centrale per la lotta al crimine in vigore fino a quel momento) con la nuova National Crime Agency.
Nel 2012 Theresa May lascia il Ministero per le Donne e l'Uguaglianza a Maria Miller, dopo un biennio che l'aveva visto al centro di molte polemiche, scaturite in particolare dai movimenti per i diritti gay e dalla cosiddetta comunità LGBT, scontenti per la sua decisione di votare contro l'ampliamento dei diritti delle coppie omosessuali per le adozioni.
Tuttavia, proprio nel 2012 la May si dichiara a favore dell'introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso registrando a questo scopo un video per la campagna Out4Marriage: Therese diventa, quindi, una delle esponenti di più alto profilo del partito conservatore a mostrarsi non contraria alle nozze omosessuali
Nel luglio del 2013 fa notare che il tasso di criminalità è sceso di più del 10% da quando i conservatori sono al governo, nonostante i tagli alle spese imposti. Nel marzo del 2014 sottoscrive un accordo di sicurezza segreto con Muhammad bin Nayef, leader dell'Arabia Saudita, ricevendo le critiche del leader dei Liberal Democrat Tim Farron, che dichiara che gli accordi con le nazioni come l'Arabia Saudita non dovrebbero essere conclusi in segreto.
Nell'estate del 2016, con il referendum sulla Brexit che vede la vittoria del "Leave" e quindi la richiesta del popolo britannico di uscire dall'Unione Europea, Theresa May si candida alle primarie del partito conservatore, in seguito all'annuncio delle dimissioni presentate dal premier David Cameron, che si era battuto a favore del "Remain".
Theresa sottolinea ed enfatizza la necessità di unità all'interno del partito, al di là delle posizioni relative all'uscita dall'Unione Europea, e mette in evidenza il bisogno di una forte leadership e di una visione positiva per il futuro del Paese.
Pur avendo votato per rimanere nella Ue, sottolinea che non ci sarà un secondo referendum, poiché il popolo ha emanato il proprio verdetto: da parte sua non ci saranno altri tentativi per rimanere nell'Unione Europea, poiché "Brexit significa Brexit".
Tra i sondaggi di opinione, la May sembra essere la preferita dalla popolazione, come dimostra un sondaggio Sky Data Snap Poll del 30 giugno, secondo il quale 47 britannici su 100 la vorrebbero come primo ministro: tra chi si espone a suo favore ci sono Justine Greening, Michael Fallon, Chris Grayling e Amber Rudd, tutti ministri del governo Cameron.
Un primo scrutinio effettuato tra i parlamentari conservatori permette di capire che Theresa è la più votata: Andrea Leadsom, sua avversaria, si ritira l'11 luglio. Le affermazioni in cui accusava la May di essere meno brava perché non ha avuto figli, le si sono ritorte contro in modo fatale.
Con l'uscita di scena di Andrea Leadsom, Theresa May resta la sola candidata alla carica di leader Tory (il partito conservatore) e, di conseguenza, di primo ministro: in Gran Bretagna sarà la seconda donna ad avere questo ruolo, dopo Margaret Thatcher.
Dopo gli studi superiori si iscrive all'Università di Oxford, dove studia geografia e si laurea. È il 1977, anno in cui Theresa inizia a lavorare presso la Bank of England: vi rimane fino al 1983. Un paio di anni più tardi è senior advisor per gli affari internazionali e consulente finanziario presso l'Association for Payment Clearing Services, mentre a partire dal 1986 è consigliera per il Borough di Merton, a Londra.
Il 6 settembre 1980 sposa Philip May, bancario: si dice che a presentarli, ad un ballo di giovani conservatori, sia stata Benazir Bhutto, che anni dopo sarebbe divenuta primo ministro del Pakistan. Theresa ed il marito non hanno figli.
Gli anni '90 e i primi impegni politici
Alle elezioni del 1992 Theresa May si candida nel North West Durham, ma senza successo; viene comunque eletta cinque anni più tardi a Maidenhead. Entrata in Parlamento, diventa membro dell'opposizione di William Hague, come rappresentante del governo ombra per la scuola, le persone disabili e le donne.
Theresa May negli anni 2000
In seguito alle elezioni del 2001, il nuovo leader dei Conservatori Iain Duncan Smith la mantiene nel governo ombra, assegnandole l'incarico ai trasporti.
Nel luglio del 2002 la May diventa la prima donna a capo del partito conservatore: nel corso di un suo discorso alla Conservative Party Conference, spiega perché, secondo il suo punto di vista, il suo partito dovrebbe cambiare, facendo riferimento al soprannome Nasty Party (Partito brutto, cattivo).
Incarichi di governo sempre più importanti
Nel giugno del 2004 inizia a occuparsi per il governo ombra di cultura, media e sport, mentre l'anno successivo David Cameron la nomina Shadow Leader alla Casa dei Comuni. Rieletta a Maidenhead, a maggio del 2010 Theresa May viene nominata Home Secretary (Segretario di Stato per gli Affari Interni: corrisponde al nostro Ministro dell'Interno) e Ministro per le Donne e l'Uguaglianza dal premier David Cameron alla sua prima esperienza di governo.
Diventa, così, la quarta donna nella storia a gestire uno dei Great of Offices of State britannici, dopo Margaret Thatcher, Margaret Beckett e Jackqui Smith.
Come Home Secretary, inoltre, Theresa May è anche membro del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Il suo debutto come Home Secretary la vede affrontare la questione della raccolta di informazioni e della sorveglianza imposte in Inghilterra e in Galles da alcune misure del precedente governo laburista.
Gli anni 2010
Con il cosiddetto Identity Documents Act 2010, la May abolisce la National Identity Card approvata dai Labour e revisiona le regole a proposito della raccolta dei campioni di Dna per le persone sospette.
Sempre nel 2010, proibisce al predicatore indiano musulmano Zakir Naik di entrare nel Regno Unito e sospende dal loro incarico gli ufficiali dell'Home Office che si dimostrano in disaccordo con questo provvedimento. Parlando a una conferenza dell'Association of Chief Police Officers, annuncia tagli radicali al budget dell'Home Office, incluse una riduzione del numero di agenti.
Il 26 luglio del 2010 annuncia un pacchetto di riforme, sempre relativo alla sicurezza, che vede la sostituzione della Soca, la Serious Organised Crime Agency (l'agenzia centrale per la lotta al crimine in vigore fino a quel momento) con la nuova National Crime Agency.
A favore dei diritti gay
Nel 2012 Theresa May lascia il Ministero per le Donne e l'Uguaglianza a Maria Miller, dopo un biennio che l'aveva visto al centro di molte polemiche, scaturite in particolare dai movimenti per i diritti gay e dalla cosiddetta comunità LGBT, scontenti per la sua decisione di votare contro l'ampliamento dei diritti delle coppie omosessuali per le adozioni.
Tuttavia, proprio nel 2012 la May si dichiara a favore dell'introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso registrando a questo scopo un video per la campagna Out4Marriage: Therese diventa, quindi, una delle esponenti di più alto profilo del partito conservatore a mostrarsi non contraria alle nozze omosessuali
Nel luglio del 2013 fa notare che il tasso di criminalità è sceso di più del 10% da quando i conservatori sono al governo, nonostante i tagli alle spese imposti. Nel marzo del 2014 sottoscrive un accordo di sicurezza segreto con Muhammad bin Nayef, leader dell'Arabia Saudita, ricevendo le critiche del leader dei Liberal Democrat Tim Farron, che dichiara che gli accordi con le nazioni come l'Arabia Saudita non dovrebbero essere conclusi in segreto.
Dopo la "Brexit"
Nell'estate del 2016, con il referendum sulla Brexit che vede la vittoria del "Leave" e quindi la richiesta del popolo britannico di uscire dall'Unione Europea, Theresa May si candida alle primarie del partito conservatore, in seguito all'annuncio delle dimissioni presentate dal premier David Cameron, che si era battuto a favore del "Remain".
Theresa sottolinea ed enfatizza la necessità di unità all'interno del partito, al di là delle posizioni relative all'uscita dall'Unione Europea, e mette in evidenza il bisogno di una forte leadership e di una visione positiva per il futuro del Paese.
Pur avendo votato per rimanere nella Ue, sottolinea che non ci sarà un secondo referendum, poiché il popolo ha emanato il proprio verdetto: da parte sua non ci saranno altri tentativi per rimanere nell'Unione Europea, poiché "Brexit significa Brexit".
Tra i sondaggi di opinione, la May sembra essere la preferita dalla popolazione, come dimostra un sondaggio Sky Data Snap Poll del 30 giugno, secondo il quale 47 britannici su 100 la vorrebbero come primo ministro: tra chi si espone a suo favore ci sono Justine Greening, Michael Fallon, Chris Grayling e Amber Rudd, tutti ministri del governo Cameron.
Seconda donna Primo Ministro della storia britannica
Un primo scrutinio effettuato tra i parlamentari conservatori permette di capire che Theresa è la più votata: Andrea Leadsom, sua avversaria, si ritira l'11 luglio. Le affermazioni in cui accusava la May di essere meno brava perché non ha avuto figli, le si sono ritorte contro in modo fatale.
Con l'uscita di scena di Andrea Leadsom, Theresa May resta la sola candidata alla carica di leader Tory (il partito conservatore) e, di conseguenza, di primo ministro: in Gran Bretagna sarà la seconda donna ad avere questo ruolo, dopo Margaret Thatcher.
ultimo aggiornamento: 13/07/2016
Oggi, sabato 1 ottobre 2016 • S. Teresa di Gesù Bambino, S. Verila, S. Remigio
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