Antonino Cannavacciuolo![]() Antonino Cannavacciuolo nasce il 16 aprile 1975 a Vico Equense, in provincia di Napoli. Inizia a lavorare nel 1992 a Sorrento, all'Hotel Ristorante "Vesuvio", e due anni più tardi si trasferisce al Ristorante "San Vincenzo", sempre nella stessa città. Nel 1995 Antonino si sposta al Nord, in provincia di Novara: dapprima entra nella cucina dell'Hotel Ristorante "San Rocco" della cittadina di Orta San Giulio, poi si sposta di qualche chilometro lavorando presso l'Hotel Ristorante "Approdo" di Pettenasco. Nel 1998 torna al Sud, venendo scelto dal Grand Hotel "Quisisana" di Capri. A partire dal 1999 Antonino Cannavacciuolo, dopo aver prestato brevemente servizio presso l'Hotel Ristorante "La Sonrisa" di Sant'Antonio Abate, nel Napoletano, diventa chef titolare e gestore (insieme con Cinzia Primatesta, sua moglie), del Ristorante Hotel "Villa Crespi" a Orta San Giulio, situato in un palazzo moresco risalente alla fine dell'Ottocento: esso comprende un ristorante con cinquanta posti associato a "Le Soste" e "Les Grandes Tables du Monde", e un hotel di lusso a quattro stelle, quattordici camere tra Suite e DeLuxe che compongono uno Small Luxury Hotel. In seguito, non mancano comunque esperienze all'estero: nella primavera del 2000, per esempio, Antonino lavora a Illerhausen, in Francia, presso l'"Auberge de l'Ile", che può vantare tre stelle Michelin, mentre nell'autunno dello stesso anno ha l'opportunità di osservare da vicino la cucina del Ristorante "Buerehiesel" di Strasburgo, sempre Oltralpe, a sua volta titolare di tre stelle sulla celebre guida. AncheAntonino Cannavacciuolo, comunque, viene onorato da riconoscimenti: nel 2003 ottiene una stella Michelin, ma anche le tre forchette che rappresentano il punteggio massimo concesso dalla guida del Gambero Rosso: appare, inoltre, come chef in occasione della "Cena delle 3 forchette" che viene ripresa dalle più importanti televisioni italiane. Per il canale televisivo Gambero Rosso, che fa parte della piattaforma Sky, nel 2004 viene nominato chef esecutore della scuola di cucina della "Città del Gusto", situata a Roma; le sue apparizioni sul piccolo schermo proseguono nel 2005, quando appare in "Gusto", la rubrica culinaria del Tg5. Nel 2006 il giovane cuoco di Vico Equense entra nella squadra delle "Stelle del Piemonte", un team che raccoglie gli chef stellati della regione e che si propone di divulgare e far conoscere la gastronomia piemontese sia nel nostro Paese che all'estero. In questa veste, egli ha la possibilità di partecipare a eventi come i Giochi Olimpici Invernali di Torino, o il Premio del Cinema "Grinzane e Cavour". Sempre nel 2006, Antonino Cannavacciuolo conquista due stelle dalla guida Michelin, mentre la guida gastronomica di Paolo Massobrio, "Golosario", lo definisce il gestore del miglior locale d'Italia nel settore "Locali di Charme", assegnandogli il premio "Accademia della Cucina". Nel 2007, dopo un viaggio a Tokyo, in Giappone, nella cucina del "New Otani Hotel", vince il Premio "Barolo & Co" e il premio "Duemilavini", che gli viene assegnato anche l'anno seguente. Antonino inizia così a farsi conoscere anche all'estero: nel 2008, per esempio, prende parte a un evento internazionale negli Emirati Arabi, all'"Hyatt Regency", mentre l'anno successivo è chiamato in Austria, a Salisburgo, dall'"Hangar7". Dopo aver ricevuto il premio "Miglior pranzo dell'anno" dalla guida dell'"Espresso" e quello di "Miglior ristorante dell'anno" dalla Guida "Bmw", nel 2010 Cannavacciuolo riceve dalla guida "I ristoranti di Bibenda" il Premio "5 baci". Nel 2013, Antonino Cannavacciuolo viene scelto da Fox come protagonista della versione italiana di "Cucine da incubo", il programma reso noto in tutto il mondo da Gordon Ramsay: il suo scopo è quello di aiutare i ristoratori in difficoltà a rimettersi in sesto. Il tutto, ovviamente, davanti alle telecamere. ultimo aggiornamento: 18/05/2013 Fotografie di Antonino Cannavacciuolo« Higuaín? In cucina lo vedo come un'erba aromatica. Nel senso che starebbe bene su qualsiasi cosa. » Oggi, lunedì 16 aprile 2018 • S. Bernardetta, S. Lamberto, S. Ciriaco, S. Leonida Si ricordano inoltre |
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