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Lella Costa
Nostra regina del monologo
Gabriella Costa, famosa esclusivamente come Lella Costa, nasce a Milano, il 30 settembre del 1952. Importante attrice italiana, nota al grande pubblico per alcuni passaggi televisivi, è una delle più importanti interpreti del teatro nazionale, famosa soprattutto per i suoi monologhi. Doppiatrice, ha lavorato e molto anche per la radio, con trasmissioni radiofoniche all'avanguardia. Ha preso parte inoltre ad alcune esperienze cinematografiche interessanti ed è molto attiva nel mondo no-profit, promuovendo da anni l'attività di Emergency di Gino Strada, ente di cui è portavoce. Impegnata strenuamente nella difesa per i diritti civili, è stata per anni anche la voce di Peacereporter, interprete degli spot nazionali. Dal 2010 compare di frequente sulle reti Mediaset per il format comico Zelig, molto seguito.
Dopo gli anni della prima giovinezza, la futura artista frequenta il liceo classico Giosuè Carducci di Milano e, appassionata di letteratura, si iscrive alla facoltà di Lettere. Porta a termine tutti gli esami senza conseguire la laurea: l'amore per il teatro infatti, è già forte a questa età, tanto da indurla a lasciare gli studi e ad iscriversi all'Accademia dei Filodrammatici, dove si diploma qualche anno dopo, con tanto di Medaglia d'oro.
Gli esordi artistici sono con Massimo Rossi. Il suo debutto è un monologo, genere nel quale eccellerà ben presto, ed è datato 1980. È una scrittura di Stella Leonetti e si intitola "Repertorio, cioè l'orfana e il reggicalze".
Lella Costa si lancia da questo momento nell'arte teatrale contemporanea e comincia a frequentare autori come la citata Leonetti, Renzo Rosso e Slawomir Mrozek, scrittore polacco e avanguardistico, di stampo satirico. Approda in radio, altra sua grande passione, dove si fa le ossa. Al contempo, si affaccia nel cosiddetto teatro-cabaret. Scrive un altro monologo, datato 1985, insieme con Patrizia Balzanelli e, nel marzo del 1987, debutta con il primo spettacolo di cui è anche autrice, dal titolo "Adlib".
Nel 1988 va in scena con "Coincidenze" e comincia a lavorare per la sua prima esperienza nel cinema, dove debutta l'anno dopo, nel 1989, con il film "Ladri di saponette". La pellicola ha un chiaro riferimento alla trama del più celebre "Ladri di biciclette" ed è firmata da Maurizio Nichetti, il quale è anche attore protagonista di questo film di ispirazione neorealistica, nel cui cast oltre a Lella Costa, figurano anche attori come Caterina Sylos Labini e Federico Rizzo.
La giovane e brava Lella si fa valere anche nel piccolo schermo, dove approda proprio in questi anni. Prende parte a "La TV delle ragazze", programma cult dell'epoca, e a format come "Fate il vostro gioco", "Ottantanonpiùottanta", "Il gioco dei nove" e altri. Diventa ospite fissa e gradita del "Maurizio Costanzo Show", talk show molto seguito in quegli anni, e si guadagna un'altra parte al cinema, per Francesco Calogero, in "Visioni private", datato 1990.
Nel febbraio dello stesso anno Lella Costa torna sulle scene, con quello che è il suo terzo monologo autoprodotto, dal titolo "Malsottile", una sorta di riflessione ironica e poetica su un tema a lei caro, come la memoria.
Nel gennaio del 1992 l'attrice va in libreria, per i tipi di Feltrinelli, con il libro "La daga nel loden", il quale raccoglie un po' tutta la sua produzione teatrale realizzata fino al 1991. Nello stesso anno va a teatro con l'unica produzione al di fuori della struttura del monologo, dal titolo "Due".
Tra il 1994 e il 1995 torna con i monologhi teatrali, producendo rispettivamente "Magoni", con le musiche originali del grande musicista Ivano Fossati, e "La daga nel loden", il quale ottiene un ottimo successo al Teatro Studio di Milano dal 27 ottobre al 5 novembre.
Nel mese di gennaio del 1996 scrive con Alessandro Baricco l'opera "Stanca di guerra", nuovamente sul palco del Piccolo Teatro di Milano l'anno dopo, nel febbraio del 1997. Nel marzo del 1998 è alle dipendenze di Gabriele Vacis, regista di "Un'altra storia". Nel dicembre dello stesso anno la casa Feltrinelli pubblica una sua nuova raccolta teatrale, dal titolo "Che faccia fare"; l'anno dopo, già a gennaio, è su Italia 1, al format "Comici", presentato da Serena Dandini.
Un ottimo successo riscuote nello stesso anno la sua esperienza in radio, sulle frequenze di Radio 3: l'attrice legge "Il Paradiso degli Orchi" dell'autore francese Daniel Pennac, interpretando il testo e commentandolo in una serie di venti puntate.
Nel 2000 torna al Piccolo di Milano, sempre con il regista Vacis, per una riduzione dall'Otello, dal titolo "Precise parole". Al contempo, prende parte al celebre allestimento italiano dei "Monologhi della Vagina", scritto da Eve Ensler, per il Salone Pierlombardo di Milano, nell'ottobre del 2001.
L'anno dopo pubblica ancora per Feltrinelli la raccolta "In Tournèe" e, sempre nel 2002, dà voce allo spettacolo "Occhi Scritti", scritto e diretto da Francesco Cavalli e Pasquale D'Alessio. Nell'ottobre del 2002, Lella Costa porta in giro la sua versione della "Traviata", con la regia di Gabriele Vacis e debutto nazionale all'Arena Del Sole di Bologna. La tournèe viene ripresa anche da Rai 2.
A febbraio del 2004 l'attrice milanese prende parte a "Nobel tra letteratura e teatro", presso il Teatro dell'Archivolto di Genova, dove dà voce al testo dell'autore Gabriel Garcia Marquez, grandissimo Nobel colombiano, con l'opera "La incredibile e triste storia della Candida Eréndira e della sua nonna snaturata", accompagnata dalle musiche degli Aquaragia Drom, per la regia di Giorgio Gallione.
A dicembre dello stesso anno, divide il palco con Arnoldo Foà, nel recital "Le mille e una notte. Sherazade".
Uno dei migliori lavori di Lella Costa arriva a gennaio 2005, con "Alice, una meraviglia di Paese", per la regia di Giorgio Gallione, con le musiche originali di Stefano Bollani, grande pianista e compositore italiano, jazzista amatissimo.
Nel 2006 torna in tv, a LA7, al programma "Mitiko", insieme con il giornalista Marco Travaglio: quattro puntate che ottengono un buon successo di pubblico e critica. L'anno dopo produce "Amleto", scritto e interpretato da lei, insieme con Massimo Cirri e Giorgio Gallione, di cui è anche regista.
Tra il 2010 e il 2012 prende parte ad alcune puntate del format televisivo Zelig, per la conduzione di Claudio Bisio.
Dopo gli anni della prima giovinezza, la futura artista frequenta il liceo classico Giosuè Carducci di Milano e, appassionata di letteratura, si iscrive alla facoltà di Lettere. Porta a termine tutti gli esami senza conseguire la laurea: l'amore per il teatro infatti, è già forte a questa età, tanto da indurla a lasciare gli studi e ad iscriversi all'Accademia dei Filodrammatici, dove si diploma qualche anno dopo, con tanto di Medaglia d'oro.
Gli esordi artistici sono con Massimo Rossi. Il suo debutto è un monologo, genere nel quale eccellerà ben presto, ed è datato 1980. È una scrittura di Stella Leonetti e si intitola "Repertorio, cioè l'orfana e il reggicalze".
Lella Costa si lancia da questo momento nell'arte teatrale contemporanea e comincia a frequentare autori come la citata Leonetti, Renzo Rosso e Slawomir Mrozek, scrittore polacco e avanguardistico, di stampo satirico. Approda in radio, altra sua grande passione, dove si fa le ossa. Al contempo, si affaccia nel cosiddetto teatro-cabaret. Scrive un altro monologo, datato 1985, insieme con Patrizia Balzanelli e, nel marzo del 1987, debutta con il primo spettacolo di cui è anche autrice, dal titolo "Adlib".
Nel 1988 va in scena con "Coincidenze" e comincia a lavorare per la sua prima esperienza nel cinema, dove debutta l'anno dopo, nel 1989, con il film "Ladri di saponette". La pellicola ha un chiaro riferimento alla trama del più celebre "Ladri di biciclette" ed è firmata da Maurizio Nichetti, il quale è anche attore protagonista di questo film di ispirazione neorealistica, nel cui cast oltre a Lella Costa, figurano anche attori come Caterina Sylos Labini e Federico Rizzo.
La giovane e brava Lella si fa valere anche nel piccolo schermo, dove approda proprio in questi anni. Prende parte a "La TV delle ragazze", programma cult dell'epoca, e a format come "Fate il vostro gioco", "Ottantanonpiùottanta", "Il gioco dei nove" e altri. Diventa ospite fissa e gradita del "Maurizio Costanzo Show", talk show molto seguito in quegli anni, e si guadagna un'altra parte al cinema, per Francesco Calogero, in "Visioni private", datato 1990.
Nel febbraio dello stesso anno Lella Costa torna sulle scene, con quello che è il suo terzo monologo autoprodotto, dal titolo "Malsottile", una sorta di riflessione ironica e poetica su un tema a lei caro, come la memoria.
Nel gennaio del 1992 l'attrice va in libreria, per i tipi di Feltrinelli, con il libro "La daga nel loden", il quale raccoglie un po' tutta la sua produzione teatrale realizzata fino al 1991. Nello stesso anno va a teatro con l'unica produzione al di fuori della struttura del monologo, dal titolo "Due".
Tra il 1994 e il 1995 torna con i monologhi teatrali, producendo rispettivamente "Magoni", con le musiche originali del grande musicista Ivano Fossati, e "La daga nel loden", il quale ottiene un ottimo successo al Teatro Studio di Milano dal 27 ottobre al 5 novembre.
Nel mese di gennaio del 1996 scrive con Alessandro Baricco l'opera "Stanca di guerra", nuovamente sul palco del Piccolo Teatro di Milano l'anno dopo, nel febbraio del 1997. Nel marzo del 1998 è alle dipendenze di Gabriele Vacis, regista di "Un'altra storia". Nel dicembre dello stesso anno la casa Feltrinelli pubblica una sua nuova raccolta teatrale, dal titolo "Che faccia fare"; l'anno dopo, già a gennaio, è su Italia 1, al format "Comici", presentato da Serena Dandini.
Un ottimo successo riscuote nello stesso anno la sua esperienza in radio, sulle frequenze di Radio 3: l'attrice legge "Il Paradiso degli Orchi" dell'autore francese Daniel Pennac, interpretando il testo e commentandolo in una serie di venti puntate.
Nel 2000 torna al Piccolo di Milano, sempre con il regista Vacis, per una riduzione dall'Otello, dal titolo "Precise parole". Al contempo, prende parte al celebre allestimento italiano dei "Monologhi della Vagina", scritto da Eve Ensler, per il Salone Pierlombardo di Milano, nell'ottobre del 2001.
L'anno dopo pubblica ancora per Feltrinelli la raccolta "In Tournèe" e, sempre nel 2002, dà voce allo spettacolo "Occhi Scritti", scritto e diretto da Francesco Cavalli e Pasquale D'Alessio. Nell'ottobre del 2002, Lella Costa porta in giro la sua versione della "Traviata", con la regia di Gabriele Vacis e debutto nazionale all'Arena Del Sole di Bologna. La tournèe viene ripresa anche da Rai 2.
A febbraio del 2004 l'attrice milanese prende parte a "Nobel tra letteratura e teatro", presso il Teatro dell'Archivolto di Genova, dove dà voce al testo dell'autore Gabriel Garcia Marquez, grandissimo Nobel colombiano, con l'opera "La incredibile e triste storia della Candida Eréndira e della sua nonna snaturata", accompagnata dalle musiche degli Aquaragia Drom, per la regia di Giorgio Gallione.
A dicembre dello stesso anno, divide il palco con Arnoldo Foà, nel recital "Le mille e una notte. Sherazade".
Uno dei migliori lavori di Lella Costa arriva a gennaio 2005, con "Alice, una meraviglia di Paese", per la regia di Giorgio Gallione, con le musiche originali di Stefano Bollani, grande pianista e compositore italiano, jazzista amatissimo.
Nel 2006 torna in tv, a LA7, al programma "Mitiko", insieme con il giornalista Marco Travaglio: quattro puntate che ottengono un buon successo di pubblico e critica. L'anno dopo produce "Amleto", scritto e interpretato da lei, insieme con Massimo Cirri e Giorgio Gallione, di cui è anche regista.
Tra il 2010 e il 2012 prende parte ad alcune puntate del format televisivo Zelig, per la conduzione di Claudio Bisio.
ultimo aggiornamento: 27/04/2012
Oggi, domenica 30 settembre 2012 • S. Girolamo, S. Onorio, S. Demiro
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