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Manifestazione anti rom, il racconto: rabbia e commozione ma anche tante polemiche

Posted: 06 May 2012 05:02 AM PDT

PESCARACirca 3000, tra cittadini e tifosi, hanno affolato Piazza Italia per manifestare contro l’etnia rom presente in massa nella città e contro l’ultimo bagno di sangue. Tra le istituzioni presenti, chiamate a smorzare gli animi, solo il sindaco Albore Mascia, parte dell’amministrazione comunale e il presidente della Provincia Guerino Testa. Assenti non giustificati organi della sicurezza pubblica che, seppur invitati a partecipare alla manifestazione, hanno disertato facendo aumentare ancora di più la rabbia dei cittadini che non si sentono sicuri. In molti hanno notato questa assenza sottolineando che le forze di polizia sono sempre pronte con i manganelli a sedare le manifestazioni allo stadio, ma poco reattivi contro la criminalità zingara.

Appena il Sindaco comincia a parlare al centro della piazza, un gruppo di cittadini esasperati dalle angherie e dalle prepotenze di alcune famiglie rom, hanno più volte implorato il primo cittadini di prendere la situazione in pugno ed allontanare quei soggetti che quotidianamente commettono crimini rimanendo impuniti. Il Sindaco, per tutta risposta, ha esaltato gli sfratti eseguiti nei giorni scorsi nei confronti degli abusivi che occupano le case popolari lamentandosi più volte nei confronti degli organi di stampa per non aver dato risalto alla notizia. Un rumeno, avvicinando il Sindaco, ha lamentato i soprusi che lui e la sua famiglia subiscono quotidianamente da alcuni zingari suoi vicini. Nel frattempo, le persone rimaste lontane dalle istituzioni cominciano a lanciare cori di dissidenza contro l’autore del reato Massimo Ciarelli, che si è costituito ieri, e contro lo stile di vita roma: soldi, droga, furti e prepotenze. Durante la manifestazione, si sono alzate tante polemiche e tanti fischi verso le istituizioni e contro il Sindaco per non aver avuto il pugno duro contro chi delinque alla luce del giorno. Quando dalle retrovie cominciano ad alzarsi cori, in stile ultras, per salutare Domenico, alcuni presenti si sono commossi stringendosi al dolore della famiglia dello scomparso.

Anche la vecchia guardia della tifoseria pescarese si è avvicina al Sindaco invitandolo a predere provvedimenti urgenti. Sulla scena compare anche il padre di Domenico, seguito da tutta la famiglia e dal fratello scampato per miracolo alla strage per ringraziare i presenti e a non far spegnere i riflettori su quello che è accaduto. Sembrava finita la manifestazione, quando un gruppo ben nutrito della tifoseria organizzata, circa trecento, ha deciso di proseguire il corteo verso il quartiere Rancitelli per venire a contatto con quelle poche famiglie rom rimaste in città. Hanno attraversato Pescara vecchia, accendendo fumogeni e, arrivati a pochi metri da Via Tronto, alcuni facinorosi hanno divelto pali e pezzi di marciapiede per scagliarli, probabilmente, contro le case dove risiedono alcune famiglie rom. Solo i capi della tifoseria accorsi velocemente sul posto e una squadra del reparto celere della Polizia di Stato, già presente sul luogo in tenita anti sommossa, hanno scongiurato il peggio. Dietro front e tutti di nuovo davanti al Comune per continuare la manifestazione in modo pacifico. Nell’aria c’è ancora tanta rabbia e la sensazione che questa di oggi è solo la prima delle tante manifestazioni per allontanare gli zingari da Pescara.

Click here to view the video on YouTube.

Tutte le foto: Michele Raho ©Similar Posts:

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Pescara, la rabbia di una città: centinaia davanti al Comune contro la comunità rom. Bloccati ultras diretti verso Rancitelli

Posted: 06 May 2012 03:37 AM PDT

Antonio Rigante - con il berretto azzurro - in mezzo alla folla

PESCARA – In centinaia sono scesi in piazza oggi nella manifestazione voluta dai Pescara Rangers contro la presenza dei rom in città. Una folla che ha invaso il piazzale antistante del Comune del capoluogo adriatico e che non ha mai smesso di intonare cori per la vittima, Domenico Rigante, ma anche contro la comunità zingara, da anni presente in grande quantità nella città e spesso protagonista di episodi criminali. Una frangia ultras ha anche tentato di raggiungere il quartiere di Rancitelli, dove risiede gran parte della comunità rom pescarese e dove da qualche ora sono presenti poliziotti in tenuta anti sommossa. A bloccare la marcia sembra siano stati gli stessi capi ultras dei Pescara Rangers. Intanto a Rancitelli si teme il peggio: molti rom infatti sembra abbiano deciso di abbandonare in tutta fretta le proprie abitazioni.

Le istituzioni non hanno fatto mancare la propria presenza alla manifestazione: lo stesso sindaco Mascia, che da giorni pur condannando l'omicidio cerca di moderare i toni, era oggi presente in mezzo alla folla che più volte lo ha contestato. "Gli zingari dovete emarginarli voi", gridavano. Presente in piazza anche il presidente della provincia Testa, ma tutti i fari oggi erano puntati su Antonio Rigante, fratello gemello della vittima e vero destinatario della rabbia di Ciarelli, l'assassino. Antonio si è infatti salvato solo per caso: Ciarelli ha colpito Domenico scambiandolo per il fratello. Una casualità che ha contribuito a far esplodere la rabbia degli ultras pescaresi, di cui Domenico faceva parte. L'assassino intanto è stato catturato ieri dalla polizia. Si è consegnato in un autogrill sulla A14 a Francavilla ed è accusato, oltre che del delitto di Domenico, anche di tentato omicidio del fratello. Tutto questo per una lite generata qualche giorno prima per futili motivi.

È anche per questo che da giorni il sindaco Mascia invoca la calma: "Oggi – ha detto Mascia nei giorni scorsi – per scelte politiche scellerate del passato ci ritroviamo i nomadi nel tessuto sociale della città (non certo economico perché non producono reddito), sono stati ammessi nella comunità. Oggi, dopo l’omicidio, non possiamo far diventare Pescara un far west e generare delle faide ma bisogna essere fermi nei confronti di chi viola le regole, chiunque sia, e punirlo nella giusta misura. Ma io non mi iscrivo nel registro di chi è per l’intolleranza e il razzismo, anzi lancio un appello alla ragionevolezza".

IL RACCONTO DELLA MANIFESTAZIONE - di Matteo Marcheggiani

Tutte le foto: Michele Raho ©

La manifestazione:

Sassi contro le abitazioni dei nomadi e Polizia che presidia il quartiere di Rancitelli:

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Il Pescara vince anche a Grosseto nel ricordo di Domenico

Posted: 05 May 2012 11:41 AM PDT

GROSSETO –  La vittoria di oggi, per i colori biancazzurri, passerà sotto silenzio a causa dei funerali del giovane ultras Domenico Riganti, morto a causa di un colpo di pistola sparato da un rom catturato nelle scorse ore. Nel momento in cui l’arbitro fischiava il calcio d’inizio, circa 2000 persone, assieme ad Immobile e Verratti, assenti dal rettangolo verde, causa di infortunio e squalifica, hanno affollato lo stadio Adriatico per fare l’ultimo saluto al guerriero che tante battaglie ha combattuto per i colori della sua squadra.

Il giro di pista del feretro, seguito da cori e sciarpe ha unito le tifoserie presenti. Difatti, delegazioni di tifosi quali Juve, Inter ma soprattutto Chieti e Sambenedettese, storiche rivali, le quali sono accorse in riva all’Adriatico per condividere l’enorme dolore che tutta una città sta provando per questo grave lutto. La tifoseria locale ha confermato, se solo ce ne fosse bisogno, la sua storia e il suo onore nel salutare il loro amico.

A Grosseto, invece, i giocatori del Pescara hanno indossato la maglia con sopra la foto del “gemellone”, mentre a Vicenza, storica tifoseria amica ai colori biancazzurri, ha esposto uno striscione commovente. La sfida tra Grosseto e Pescara, temuta prima del calcio di inizio a causa dell’ottimo organico dei maremmani, non desta alcuna preoccupazione alla squadra di Zeman che, da subito e, come fatto vedere nelle ultime 3 partite, prende in mano le redini del gioco costringendo gli avversari a chiudersi all’interno della loro metà campo lasciandogli solo la speranza di subire il minor numero di gol possibile. Il risultato si sblocca in maniera fortunosa per i biancazzurri poichè Alfageme, sbagliando la porta, infila la palla di testa al povero portiere rimasto incolpevole. Insigne, ispirato come sempre, fa vedere che è lui il nuovo Maradona. La similitudine non è un caso perchè, come il Pebe de oro, segna un gol fatto vedere da quest’ultimo in un Argentina-Inghilterra. Fuga con palla al piede dalla sua metà campo, avversari imbambolati con finte e palla in rete. La giostra non finisce qui. Nilsen e Sansovini scendono il poker mettendo al riparo il risultato. Alcune note stonate in terra maremmana: l’infortunio al folletto di Frattamaggiore colpito duro al ginocchio, giallo per il giaguaro Anania che, a causa di una simulazione di Sforzini in area, viene ammonito saltando il big-match con il Torino (ennesimo torto arbitrale) e le conferme di Maniero e Togni che, come fatto vedere in precedenza, non hanno le qualità per giocare in serie cadetta.

Le dirette avversarie vincono soffrendo ma domenica, contro il Torino, ci saranno tanti tifosi che si accalcheranno sugli spalti per continuare a seguire il sogno della promozione. In cielo, invece, Domenico, assieme a Davide Fedele, ex presidente dell’ultima promozione del Pescara, morto in settimana a causa di un male incurabile, Franco Mancini e tanti altri si stringeranno per sostenere ancora la squadra del cuore.Similar Posts:

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Omicidio Rigante: arrestato Massimo Ciarelli

Posted: 05 May 2012 10:19 AM PDT

Massimo Ciarelli

PESCARAMassimo Ciarelli, l’assassino di Domenico Rigante è stato arrestato. L’uomo è stato intercettato dagli uomini della Polizia presso un autogrill in prossimità di Francavilla sud.

L’uomo era il principale indiziato per la morte del giovane ultras, in quanto era stato indicato dalla vittima, poco prima di morire, come il proprio assassino.

Il Sindaco Albore Mascia, intervenuto quest’oggi ai funerali della vittima, ha commentato l’arresto del giovane rom: “Sapevamo che le nostre forze investigative lo avrebbero individuato e infatti sin dall'inizio gli hanno stretto attorno un cerchio dal quale non poteva più avere scampo. Ora la giustizia farà il suo corso e, come ho ribadito sin dal primo giorno, le Istituzioni dimostreranno fermezza, rigore, senza facili indulgenze: chi ha sbagliato pagherà dando un segnale chiaro al territorio. A Pescara vige solo la legge dello Stato, uguale per tutti, e tutte le Istituzioni, unite, perseguiranno sempre chi delinque, chi pensa di poter seminare il terrore imponendo la propria legge e chi si macchia di delitti di tale inaudita ferocia”.Similar Posts:

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Pescara, riapre parzialmente la Pineta dannunziana.

Posted: 05 May 2012 09:05 AM PDT

PESCARA – Finalmente riapre definitivamente la Pineta dannunziana. Dopo la chiusura disposta dopo i danni causati dalla neve di febbraio quest’oggi è stato riaperto il comparto 2 della riserva naturale.

Il comparto, antistante lo stadio Cornacchia, era già stato aperto precedentemente durante le festività di Pasqua e 25 Aprile. Numerose polemiche erano sorte dopo la chiusura, in particolar modo per il protrarsi dei lavori giudicati eccessivamente lunghi.

Grande soddisfazione, invece, è stata mostrata dall’Assessore Roberto Renzetti: “Lo avevamo promesso nei giorni scorsi quando rassicuravamo la città circa l'impegno profuso dalla nostra amministrazione comunale nel voler garantire al più presto la piena fruibilità della nostra pineta seriamente danneggiata dalle nevicate dello scorso febbraio. Ogni giorno ho avuto incontri con gli Uffici tecnici sulla Riserva naturale dannunziana che merita un'attenzione specifica e tutta particolare – ha detto l'assessore Renzetti -. I danni della nevicata sono stati eccezionali, come del resto nella Pineta di Santa Filomena. Il peso della neve, caduta in abbondanza per giorni e giorni, ha purtroppo spezzato in molti casi rami secchi, se non le chiome intere creando evidenti problemi di stabilità a diverse piante, come emerso nel corso di un sopralluogo congiunto con la Forestale e il Servizio Fitopatologico della Regione Abruzzo, un sopralluogo nel corso del quale sono stati individuati gli interventi necessari da realizzare”.

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