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- 9 maggio: giorno della memoria
- Pescara, continua la guerra i rom: confiscati beni per un milione di euro alla famiglia Spinelli
- Calcioscommesse: Nicco e Pescara coinvolito, a rischio la SerieA.
- Omicidio Rigante: arrestati i complici di Massimo Ciarelli. Avrebbero preso a calci il cadavere di Domenico.
9 maggio: giorno della memoria Posted: 09 May 2012 07:08 AM PDT Il 9 maggio 1978, 34 anni fa, a Roma, in Via Caetani- una traversa che si trova tra Via delle Botteghe Oscure e Piazza del Gesù, sedi storiche del Pci e della Dc dell’epoca – venne ritrovato il corpo Nello stesso giorno, a Cinisi, lungo i binari della ferrovia, fu ritrovato anche il corpo di Peppino Impastato, figlio di un mafioso, trucidato dalla mafia contro cui aveva combattuto con forza, determinazione e molto coraggio, pur provenendo da una famiglia mafiosa del paese dove era nato il 5 gennaio 1948 e la cui storia è stata raccontata dal bellissimo film di Marco Tullio Giordana "I cento passi", la distanza divideva la casa degli Impastato da quella di Tano Badalamenti, boss della mafia siciliana. La legge 4 maggio 2007 n° 56, fortemente voluta dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha istituito ‘il giorno della memoria’, dedicato a tutte le vittime del terrorismo politico e mafioso, molte delle quali rimaste senza colpevoli, perché la giustizia italiana non è stata in grado di scoprire esecutori e mandanti della strategia della tensione che, per decenni, ha insanguinato l’Italia. Dalla prima strage di mafia e dei servizi segreti italo-americani a Portella della Ginestra a quella della Banca dell’Agricoltura a Milano, da Piazza della Loggia al treno Italicus, dagli omicidi di magistrati e onesti servitori dello stato a impegnati sindacalisti come Guido Rossa, la lunga scia di sangue del terrorismo rosso e nero e della mafia ha vanamente cercato di abbattere la nostra democrazia che ha saputo resistere e consolidarsi, anche se negli ultimi tempi non sono mancati inquietanti episodi di corruzione che ci dicono che la strada del rinnovamento è ancora molto lunga. Dedico questo ricordo alle nuove generazioni, troppo spesso distratte e scarsamente a conoscenza del fatto che, se viviamo ancora in libertà e democrazia, lo dobbiamo a tante persone che, pur sapendo che andavano incontro a gravi pericoli, non si sono piegate alla spietata logica della criminalità politica e mafiosa. Similar Posts:
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Pescara, continua la guerra i rom: confiscati beni per un milione di euro alla famiglia Spinelli Posted: 09 May 2012 03:48 AM PDT L'operazione di questa mattina PESCARA – Questa mattina il Comando Provinciale dei Carabinieri in collaborazione con il Comando della Guardia di Finanza ha sequestrato un milione di euro, fra beni immobili e mobili, alla famiglia rom degli Spinelli. I beni confiscati, un’abitazione a Montesilvano e due motociclette di grossa cilindrata, appartenevano a Cristoforo e Giovinella Spinelli, noti pregiudicati con precedenti per droga e reato contro il patrimonio. La coppia risultava nulla tenente particolare che confermerebbe la provenienza illecita dei beni. Quest’ultima azione, come confermato dal Questore Passamonti (nella foto), rientra nel più articolato quadro di repressione nei confronti della comunità rom, da anni al comando della malavita pescarese. Dopo l’annuncio del Sindaco di ieri, sono seguite due nuove operazioni che mirano a scardinare nel profondo il potere delle famiglie rom in città. Come ha dichiarato lo stesso Passamonti, “confischeremo tutto ai rom”.Similar Posts:
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Calcioscommesse: Nicco e Pescara coinvolito, a rischio la SerieA. Posted: 09 May 2012 02:31 AM PDT Gianluca Nicco PESCARA – Trema il mondo calcistico pescarese. Questa mattina sono stati pubblicati i primi deferimenti emessi dal Procuratore Stefano Palazzi riguardanti la nota inchiesta sul calcioscomesse. Un terremoto che sconvolgerà il mondo calcistico, con ben 22 società coinvolte fra serie A, B, LegaPro e Dilettanti. Molte le società coinvolte a vario titolo come Atalanta, Sampdoria, Reggina, Albinoleffe, Grosseto, Siena, tra cui salta fuori anche il nome del Delfino Pescara. La società biancazzurra sarebbe coinvolta nell’incontro, disputato il 9 aprile 2011, contro il Piacenza e poi vinto due a zero dal Pescara. Secondo gli inquirenti ci sarebbe stata da parte dei giocatori Carlo Gervasoni, del Piacenza, e Gianluca Nicco, del Pescara, un tentativo di combinare la partita. Le due società vengono accusate di responsabilità oggettiva in quanto, secondo il regolamento della Figc, rispondono direttamente loro del comportamento dei loro tesserati. La sentenza dovrebbe arrivare prima degli Europei, è ancora da chiarire la situazione del Pescara. Nicco, il giocatore coinvolto, avrebbe ricevuto l’incarico da Gervasoni di combinare la partit, una richiesta rifiutata dall’ex giocatore biancazzurro. Per Nicco dovrebbe scattare l’omissione di denuncia, con una pena dai 4 mesi ad 1 anno di squalifica, per il Pescara moltro presumibilmente un’ammenda o una penalizzazione in classifica. SEBASTIANI RIFIUTA COINVOLGIMENTO DELLA SOCIETÀ: «Siamo sorpresi, perché non ci aspettavamo il deferimento visto che per quanto riguarda il nostro tesserato, Nicco, avevamo avuto modo di seguire la sua udienza dove gli era stata contestata una telefonata o un sms con Gervasoni nel quale sostanzialmente diceva che non era riuscito a contattare nessuno e che non era d’accordo – ha spiegato il Presidente del Delfino escara Daniele Sebastiani – Noi siamo completamente estranei, anche i giocatori che erano con noi l’anno scorso sono rimasti molto sorpresi. C’è questa responsabilità oggettiva che ricade sulle società e vedo che ci sono tanti club coinvolti, vuol dire che dovremo fare anche i detective per vedere cosa fanno i nostri giocatori. Provvederemo a studiare le carte con i nostri legali, il Pescara è estraneo a questi fatti e se il giocatore è responsabile, lo è al massimo per non aver denunciato, quindi sarebbe più corretta l’omessa denuncia e non il tentato illecito, anche perché se non sbaglio Gervasoni chiedeva la vittoria della partita che invece abbiamo vinto noi, sarebbe un tentativo di illecito al contrario. Nel pomeriggio incontrerò anche il ragazzo per capire bene la situazione. Quando fu sentito lo accompagnò l’avvocato Tortorella che e’ anche il nostro legale e che all’uscita ci aveva rassicurato”. Similar Posts:
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Posted: 09 May 2012 01:58 AM PDT I quattro Ciarelli arrestati PESCARA – Svolta nelle indagini per l’omicidio di Domenico Rigante. Ieri sono stati arrestati i quattro complici dell’assassino, Luigi, Angelo e Antonio Ciarelli, fratelli di Massimo Ciarelli, piùDomenico Ciarelli, cugino di Massimo. Gli arrestati hanno tutti meno di 25 anni e appartengono al clan criminale dei Ciarelli. Ieri era stata compiuta una approfondita operazione di perquisizione nel quartiere Fontanelle, in via Caduti per Servizio, dove risiedono a vario titolo molti membri della famiglia Ciarelli, tra cui gli arrestati; l’operazione aveva permesso agli inquirenti di ottenere numerose informazioni, tra cui indizi probanti riguardo la presenza degli indagati sulla scena del delitto. I quattro sono stati rintracciati solo nel pomeriggio fuori Pescara e condotti immediatamente in Questura. Solo dopo un lungo interrogatorio è stato emesso il fermo. Dovranno rispondere dei reati di concorso in omicidio, tentato omicidio, porto abusivo di armi, violenza domiciliare e minacce. A favorire l’arresto hanno contribuito le numerose testimonianze rilasciate dagli amici di Domenico, risultate preziosissime per ricostruire la dinamica dell’omicidio. Infatti l’omicidio sarebbe stato molto più cruento di quanto creduto inizialmente. Infatti è accertato come i Ciarelli abbiamo sparato più volte contro Antonio Rigante, fratello di Domenico, e poi si siano accaniti violentemente, con calci e pugni, sul corpo esangue di Domenico.Similar Posts:
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