Elliott ErwittElliott Erwitt, il cui vero nome è Elio Romano Erwitz, nasce il 26 luglio del 1928 a Parigi da genitori ebrei di origine russa. Cresciuto in Italia per i primi dieci anni della sua vita, emigra negli Stati Uniti al seguito della sua famiglia nel 1939 per sfuggire alle persecuzioni del fascismo. Tra il 1942 e il 1944 studia fotografia al Los Angeles City College, mentre sul finire degli anni Quaranta frequenta la New School for Social Research per studiare cinema. All'inizio del decennio successivo serve l'esercito americano come assistente fotografo in Europa, in particolare in Francia e in Germania. Influenzato, nella propria attività, dall'incontro con celebri fotografi quali Robert Capa, Edward Steichen e Roy Stryker, Elliott Erwitt viene assunto da quest'ultimo - che è direttore del dipartimento di fotografia della Farm Security Administration - per un progetto fotografico che coinvolge la Standard Oil. In seguito a questo impiego comincia a lavorare come fotografo freelance, collaborando per aziende come KLM o Air France e per riviste di vario genere, da "Collier's" a "Holiday", da "Life" a "Look". Nel 1953 entra in Magnum Photos, agenzia di prestigio che gli garantisce una notevole visibilità e che gli consente di dedicarsi a progetti fotografici in ogni angolo del mondo. Foto celebri di Elliott ErwittTra le fotografie celebri di questo periodo si ricordano "New York City" (un chihuahua di fianco al piede di una donna), del 1953, "California Kiss" (il bacio di un ragazzo e una ragazza immortalato dallo specchietto retrovisore di una macchina), del 1955, e "Nikita Kruscev and Richard Nixon" (potente e significativa immagine ai tempi della Guerra Fredda), del 1959. Gli anni '70A partire dal 1970 Elliott Erwitt si dedica alla carriera cinematografica: nel 1970 è operatore addetto alla camera di "Gimme Shelter" e realizza "Arthur Penn: the Director", cui fanno seguito nel 1971 "Beauty Knows No Pain" e nel 1973 "Red, White and Bluegrass". Dopo avere pubblicato il suo primo libro, intitolato "Son of Bitch" e incentrato sui cani, nel 1977 vince il premio Glassmakers di Herat. Gli anni recentiNel 1998 pubblica il suo secondo libro, "Dog Dogs", e altri due volumi giungono nel nuovo millennio: si tratta di "Woof", del 2005 (anno in cui è fotografo di scena per "Bob Dylan: No Direction Home"), e di "Elliot Erwitt's Dogs", del 2008. Dopo essere stato premiato con il Royal Photographic Society's Centenary Medal and Honorary Fellowship a riconoscimento del suo significativo contributo all'arte della fotografia, nel 2009 Elliott Erwitt è fotografo aggiunto di "Get Out Yer Ya Ya". Due anni più tardi al DocNYC Festival viene organizzato un evento speciale, denominato "An Evening with Elliott Erwitt", in occasione del quale viene proiettata una collezione dei suoi film. Nello stesso festival viene mostrato anche "Elliott Erwitt: I Bark at Dogs", un film documentario girato da Douglas Sloan in cui Elliott interpreta sé stesso. Sempre nel 2011 l'artista ebreo viene premiato con l'Infinity Award dell'International Center for Photography. Le sue foto sono state esposte in mostre dedicate, presso i più prestigiosi musei del mondo fra cui il MoMA di New York, il Barbican a Londra, il Palais de Tokyo di Parigi. Di lui è famoso anche il suo bastone: ad esso è applicata una trombetta che suona per far spostare la gente. ultimo aggiornamento: 21/06/2016 Oggi, mercoledì 26 luglio 2017 • Ss. Anna e Gioacchino Si ricordano inoltre |
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