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Gianni Vattimo
La forza del pensiero
Gianni Vattimo è nato il 4 gennaio 1936 a Torino, città dove ha studiato e si è laureato in Filosofia; ha conseguito la specializzazione all'università di Heidelberg con H. G. Gadamer e K. Loewith. Dal 1964 insegna all'Università di Torino, dove è stato anche Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Ha insegnato come visiting professor in alcune università americane (Yale, Los Angeles, New York University, State University of New York) e ha tenuto seminari e conferenze nelle grandi università di tutto il mondo.
Negli anni Cinquanta ha lavorato ai programmi culturali della Rai. E' membro dei comitati scientifici di varie riviste italiane e straniere, e collabora come editorialista al quotidiano La Stampa e a vari giornali italiani e stranieri; è socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino. Laurea honoris causa dell'Università di La Plata (Argentina, 1996). Laurea honoris causa dell'Università di Palermo (Argentina, 1998). Grande ufficiale al merito della Repubblica Italiana (1997). Attualmente è vicepresidente dell'Accademia della Latinità.
Nelle sue opere, Vattimo ha proposto una interpretazione dell'ontologia ermeneutica contemporanea che ne accentua il legame positivo con il nichilismo, inteso come indebolimento delle categorie ontologiche tramandate dalla metafisica e criticate da Nietzsche e da Heidegger. Un tale indebolimento dell'essere è la nozione guida per capire i tratti dell'esistenza dell'uomo nel mondo tardo moderno, e (nelle forme della secolarizzazione, del passaggio a regimi politici democratici, del pluralismo e della tolleranza) rappresenta anche il filo conduttore di ogni possibile emancipazione. Rimanendo fedele alla sua originaria ispirazione religioso-politica, ha sempre coltivato una filosofia attenta ai problemi della società.
Il "pensiero debole", che lo ha fatto conoscere in molti paesi, è una filosofia che pensa la storia dell'emancipazione umana come una progressiva riduzione della violenza e dei dogmatismi e che favorisce il superamento di quelle stratificazioni sociali che da questi derivano. Con il più recente "Credere di credere" (Garzanti, Milano 1996) ha rivendicato al proprio pensiero anche la qualifica di autentica filosofia cristiana per la post-modernità. Una riflessione che continua nelle ultime pubblicazioni quali "Dialogo con Nietzsche. Saggi 1961-2000" (Garzanti, Milano 2001), "Vocazione e responsabilità del filosofo" (Il Melangolo, Genova 2000) e "Dopo la cristianità. Per un cristianesimo non religioso" (Garzanti, Milano 2002).
Con la volontà di battersi contro i dogmatismi che alimentano violenze, paure e ingiustizie sociali si è impegnato in politica, dapprima nel Partito Radicale, poi in Alleanza per Torino e nella campagna elettorale dell'Ulivo, del quale è un convinto sostenitore, riconoscendo oggi nei Democratici di sinistra il luogo in cui condurre le sue battaglie come deputato europeo. Attualmente, partecipa in qualità di Invitato permanente al direttivo nazionale del Coordinamento Omosessuale DS (CODS).
Al Parlamento europeo partecipa ai lavori delle commissioni in qualità di:
membro titolare della Commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione, i mezzi di informazione e lo sport; membro supplente della Commissione per i diritti e le libertà dei cittadini, la giustizia e gli affari interni; membro della Delegazione interparlamentare UE-Sudafrica.
Ha svolto anche altre attività parlamentari in seno alle Conciliazioni Socrate, Cultura 2000 e Gioventù e al gruppo interistituzionale Commissione-Presidenza Portoghese-Parlamento europeo sulla politica delle droghe in Europa, in atto per definire un piano d'azione dell'Unione Europea per gli anni 2000-2004. Ha partecipato in qualità di membro ai lavori della Commissione temporanea sul sistema di intercettazione satellitare denominato "Echelon". Collabora come editorialista a: La Stampa, L'Espresso, El Pais e al Clarin di Buenos Aires.
Ha insegnato come visiting professor in alcune università americane (Yale, Los Angeles, New York University, State University of New York) e ha tenuto seminari e conferenze nelle grandi università di tutto il mondo.
Negli anni Cinquanta ha lavorato ai programmi culturali della Rai. E' membro dei comitati scientifici di varie riviste italiane e straniere, e collabora come editorialista al quotidiano La Stampa e a vari giornali italiani e stranieri; è socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino. Laurea honoris causa dell'Università di La Plata (Argentina, 1996). Laurea honoris causa dell'Università di Palermo (Argentina, 1998). Grande ufficiale al merito della Repubblica Italiana (1997). Attualmente è vicepresidente dell'Accademia della Latinità.
Nelle sue opere, Vattimo ha proposto una interpretazione dell'ontologia ermeneutica contemporanea che ne accentua il legame positivo con il nichilismo, inteso come indebolimento delle categorie ontologiche tramandate dalla metafisica e criticate da Nietzsche e da Heidegger. Un tale indebolimento dell'essere è la nozione guida per capire i tratti dell'esistenza dell'uomo nel mondo tardo moderno, e (nelle forme della secolarizzazione, del passaggio a regimi politici democratici, del pluralismo e della tolleranza) rappresenta anche il filo conduttore di ogni possibile emancipazione. Rimanendo fedele alla sua originaria ispirazione religioso-politica, ha sempre coltivato una filosofia attenta ai problemi della società.
Il "pensiero debole", che lo ha fatto conoscere in molti paesi, è una filosofia che pensa la storia dell'emancipazione umana come una progressiva riduzione della violenza e dei dogmatismi e che favorisce il superamento di quelle stratificazioni sociali che da questi derivano. Con il più recente "Credere di credere" (Garzanti, Milano 1996) ha rivendicato al proprio pensiero anche la qualifica di autentica filosofia cristiana per la post-modernità. Una riflessione che continua nelle ultime pubblicazioni quali "Dialogo con Nietzsche. Saggi 1961-2000" (Garzanti, Milano 2001), "Vocazione e responsabilità del filosofo" (Il Melangolo, Genova 2000) e "Dopo la cristianità. Per un cristianesimo non religioso" (Garzanti, Milano 2002).
Con la volontà di battersi contro i dogmatismi che alimentano violenze, paure e ingiustizie sociali si è impegnato in politica, dapprima nel Partito Radicale, poi in Alleanza per Torino e nella campagna elettorale dell'Ulivo, del quale è un convinto sostenitore, riconoscendo oggi nei Democratici di sinistra il luogo in cui condurre le sue battaglie come deputato europeo. Attualmente, partecipa in qualità di Invitato permanente al direttivo nazionale del Coordinamento Omosessuale DS (CODS).
Al Parlamento europeo partecipa ai lavori delle commissioni in qualità di:
membro titolare della Commissione per la cultura, la gioventù, l'istruzione, i mezzi di informazione e lo sport; membro supplente della Commissione per i diritti e le libertà dei cittadini, la giustizia e gli affari interni; membro della Delegazione interparlamentare UE-Sudafrica.
Ha svolto anche altre attività parlamentari in seno alle Conciliazioni Socrate, Cultura 2000 e Gioventù e al gruppo interistituzionale Commissione-Presidenza Portoghese-Parlamento europeo sulla politica delle droghe in Europa, in atto per definire un piano d'azione dell'Unione Europea per gli anni 2000-2004. Ha partecipato in qualità di membro ai lavori della Commissione temporanea sul sistema di intercettazione satellitare denominato "Echelon". Collabora come editorialista a: La Stampa, L'Espresso, El Pais e al Clarin di Buenos Aires.
ultimo aggiornamento: 31/12/2003
Oggi, domenica 4 gennaio 2015 • S. Fausta, S. Libenzio, Ss. Ermete e Aggeo, S. Ilde
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