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Harrison Ford
Nella storia del cinema
Nato a Chicago il 13 luglio del 1942, grazie alla sua classe e ai suoi personaggi che sono entrati con merito nella storia del cinema, Harrison Ford è una vera icona, uno degli attori più affermati di Hollywood.
Nasce da padre irlandese cattolico e madre russa ebrea; durante l'ultimo anno delle scuole superiori è la voce della stazione radio della Maine Township High School di Park Ridge in Illinois; dopo aver abbandonato gli studi ad un mese dalla laurea, si trasferisce a Los Angeles con l'idea di diventare un attore.
Il suo primo lavoro in realtà lo svolge ai grandi magazzini Bullock's come addetto ad un reparto per la produzione di carta da parati ma fa la sua prima apparizione sullo schermo in "Alle Donne piace Ladro" una commedia di qualità non eccelsa, di Bernard Girard, nella quale ha una parte di 20 secondi.
Harrison firma un contratto con la Columbia dove viene obbligato ad usare il nome Harrison J Ford, per distinguerlo dall'Harrison Ford, attore del cinema muto. Viene scartato per il ruolo del protagonista in "L'Amante Perduta" di Jacques Demy.
Scoraggiato, abbandona il mondo del cinema e si mette a fare il falegname, lavoro che gli riesce con discreto successo tanto da diventare noto tra i divi e i produttori di Hollywood. Da lì a poco arriverà il miracolo: mentre è intento a riparare il tetto della casa del produttore Fred Harrison si ritrova sul set di "American Graffiti" (1973) di George Lucas.
Sarà proprio Lucas a renderlo famoso in tutto il mondo con il personaggio di Han Solo nella prima trilogia di Star Wars.
Da qui in avanti è difficile trovare un suo film che non abbia sbancato il botteghino.
La consacrazione definitiva arriva nei panni di Indiana Jones, l'avventuroso archeologo creato da Steven Spielberg che incarna i tipici eroi dei fumetti, facendo riscoprire al pubblico il gusto dell'avventura. Emblematica è la sua interpretazione di Rich Deckard, il cacciatore di replicanti del film culto "Blade Runner" (1982) di Ridley Scott.
Nel 1985 è candidato all'Oscar e al Golden Globe per "Witness - Il testimone" di Peter Weir. Altre tre candidature per i Golden Globes con i film "Mosquito Coast", "Il fuggitivo" e "Sabrina" (remake di un film del 1954 nel quale Harrison Ford reinterpreta la parte che fu di Humphrey Bogart).
Altri film degni di nota sono "Presunto innocente", tratto dal bellissimo romanzo di Scott Turow, e "Le verità nascoste".
Ha invece rifiutato il ruolo di Russell Crowe in "Rapimento e Riscatto", di George Clooney in "La Tempesta Perfetta" e di Mel Gibson ne "Il Patriota", mentre ha rimpiazzato Kevin Costner in "Air Force One".
Nel 2002 gli viene assegnato il premio Cecil B. DeMille alla carriera durante la cerimonia dei Golden Globes; nello stesso anno è presente alla Mostra del cinema di Venezia con il film fuori concorso "K 19" di Katherine Bigelow.
Geloso della sua vita privata, ha vissuto nel suo ranch a Jackson Hole, nel Wyoming, con la seconda moglie Melissa Mathison (sceneggiatrice di "E.T.", sposata nel 1983 e da cui ha divorziato nel 2002) e con i loro due figli Malcom e Giorgia. Si era già sposato nel 1964 con Mary Marquardt da cui ha divorziato nel 1979. Con lei ha avuto altri due figli, Benjamin e Willard, di cui uno lo ha reso nonno.
Attualmente tutti aspettano il suo matrimonio con l'attrice Calista Flockhart famosa in Italia per la serie TV "Ally McBeal".
Nel tempo libero si diletta con i suoi arnesi da falegname e gioca a tennis. Possiede un elicottero e alcuni aerei con cui pratica il volo acrobatico. Si è procurato la cicatrice sul mento in un incidente d'auto e anche sul set si è infortunato varie volte.
Nel 2010, all'età 67 anni, prende moglie per la terza volta sposando la compagna Calista Flockhart (45 anni).
Nasce da padre irlandese cattolico e madre russa ebrea; durante l'ultimo anno delle scuole superiori è la voce della stazione radio della Maine Township High School di Park Ridge in Illinois; dopo aver abbandonato gli studi ad un mese dalla laurea, si trasferisce a Los Angeles con l'idea di diventare un attore.
Il suo primo lavoro in realtà lo svolge ai grandi magazzini Bullock's come addetto ad un reparto per la produzione di carta da parati ma fa la sua prima apparizione sullo schermo in "Alle Donne piace Ladro" una commedia di qualità non eccelsa, di Bernard Girard, nella quale ha una parte di 20 secondi.
Harrison firma un contratto con la Columbia dove viene obbligato ad usare il nome Harrison J Ford, per distinguerlo dall'Harrison Ford, attore del cinema muto. Viene scartato per il ruolo del protagonista in "L'Amante Perduta" di Jacques Demy.
Scoraggiato, abbandona il mondo del cinema e si mette a fare il falegname, lavoro che gli riesce con discreto successo tanto da diventare noto tra i divi e i produttori di Hollywood. Da lì a poco arriverà il miracolo: mentre è intento a riparare il tetto della casa del produttore Fred Harrison si ritrova sul set di "American Graffiti" (1973) di George Lucas.
Sarà proprio Lucas a renderlo famoso in tutto il mondo con il personaggio di Han Solo nella prima trilogia di Star Wars.
Da qui in avanti è difficile trovare un suo film che non abbia sbancato il botteghino.
La consacrazione definitiva arriva nei panni di Indiana Jones, l'avventuroso archeologo creato da Steven Spielberg che incarna i tipici eroi dei fumetti, facendo riscoprire al pubblico il gusto dell'avventura. Emblematica è la sua interpretazione di Rich Deckard, il cacciatore di replicanti del film culto "Blade Runner" (1982) di Ridley Scott.
Nel 1985 è candidato all'Oscar e al Golden Globe per "Witness - Il testimone" di Peter Weir. Altre tre candidature per i Golden Globes con i film "Mosquito Coast", "Il fuggitivo" e "Sabrina" (remake di un film del 1954 nel quale Harrison Ford reinterpreta la parte che fu di Humphrey Bogart).
Altri film degni di nota sono "Presunto innocente", tratto dal bellissimo romanzo di Scott Turow, e "Le verità nascoste".
Ha invece rifiutato il ruolo di Russell Crowe in "Rapimento e Riscatto", di George Clooney in "La Tempesta Perfetta" e di Mel Gibson ne "Il Patriota", mentre ha rimpiazzato Kevin Costner in "Air Force One".
Nel 2002 gli viene assegnato il premio Cecil B. DeMille alla carriera durante la cerimonia dei Golden Globes; nello stesso anno è presente alla Mostra del cinema di Venezia con il film fuori concorso "K 19" di Katherine Bigelow.
Geloso della sua vita privata, ha vissuto nel suo ranch a Jackson Hole, nel Wyoming, con la seconda moglie Melissa Mathison (sceneggiatrice di "E.T.", sposata nel 1983 e da cui ha divorziato nel 2002) e con i loro due figli Malcom e Giorgia. Si era già sposato nel 1964 con Mary Marquardt da cui ha divorziato nel 1979. Con lei ha avuto altri due figli, Benjamin e Willard, di cui uno lo ha reso nonno.
Attualmente tutti aspettano il suo matrimonio con l'attrice Calista Flockhart famosa in Italia per la serie TV "Ally McBeal".
Nel tempo libero si diletta con i suoi arnesi da falegname e gioca a tennis. Possiede un elicottero e alcuni aerei con cui pratica il volo acrobatico. Si è procurato la cicatrice sul mento in un incidente d'auto e anche sul set si è infortunato varie volte.
Nel 2010, all'età 67 anni, prende moglie per la terza volta sposando la compagna Calista Flockhart (45 anni).
ultimo aggiornamento: 17/06/2010
Oggi, venerdì 13 luglio 2012 • S. Enrico, S. Gioele, S. Manno
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