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Gianfranco Rosi
Gianfranco Rosi nasce nel 1964 ad Asmara, in Eritrea, durante la guerra in corso tra il suo Paese natale e l'Etiopia. La data di nascita esatta è incerta: probabilmente è il 30 novembre. A tredici anni viene portato in Italia a bordo di un aereo militare: così, è costretto a crescere - tra Roma e Istanbul - lontano dai genitori, rimasti ad Asmara. A poco più di vent'anni, nel 1985, si trasferisce a New York, e nella Grande Mela si diploma alla New York University Film School.
Dopo aver compiuto un viaggio in India, si dedica alla produzione e alla realizzazione di "Boatman", il suo primo mediometraggio, che viene presentato a diversi festival internazionali, tra i quali l'International Documentary Film Festival Amsterdam, il Toronto International Film Festival, il Festival di Locarno e il Sundance Film Festival. Ottiene un discreto successo anche in occasione delle trasmissioni in tv sulla Bbc, sulla Pbs e sulla Rai.
In seguito Gianfranco Rosi dirige "Afterwords", che viene mostrato alla 57esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, prima di girare in California, a Slab City, il suo primo lungometraggio, intitolato "Below sea level". Viene presentato, anche in questo caso, alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. E' il 2008, e l'opera si aggiudica i premi Orizzonti e Doc/It (come miglior documentario italiano dell'anno) nella kermesse sulla laguna.
Poi ottiene il premio per il miglior documentario al Bellaria Film Festival, il premio per il miglior film all'One World Film Festival di Praga, il Grand Prix e il Prix des Jeunes al Cinéma du Réel e il Premio Vittorio De Seta al Bif&st del 2009.
Inoltre, la pellicola ottiene una nomination nella categoria dei migliori documentari all'European Film Awards.
Nel 2010 Gianfranco Rosi gira "El sicario - Room 164", lungometraggio che ha la forma di un monologo riguardante un sicario messicano (trovato da Rosi in un motel centroamericano). A dispetto delle contrastanti critiche ricevute, l'opera ottiene il Fripesci Award alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e il premio Doc/It; conquista inoltre il riconoscimento di miglior film al Doc Lisboa e al Doc Aviv.
Nel 2013 il regista italiano torna a Venezia con il documentario "Sacro GRA", che - a dispetto delle critiche di Pupi Avati, che stronca Gianfranco Rosi sostenendo che non possa essere definito regista chi non ha mai diretto degli attori - si aggiudica il Leone d'oro come miglior film e ottiene una nomination ai David di Donatello come migliore documentario di lungometraggio.
Nel 2016 Rosi propone un altro docu-film, intitolato "Fuocoammare", ambientato a Lampedusa (per la cui lavorazione il regista ha filmato gli abitanti dell'isola e i migranti in arrivo per un anno, non rinunciando a scene drammatiche).
Vincitore dell'Orso d'oro alla Berlinale, dopo aver ricevuto la doppia candidatura ai David di Donatello per il miglior regista e il miglior film, viene scelto come pellicola italiana in corsa per gli Oscar nella categoria del miglior film straniero.
Dopo aver compiuto un viaggio in India, si dedica alla produzione e alla realizzazione di "Boatman", il suo primo mediometraggio, che viene presentato a diversi festival internazionali, tra i quali l'International Documentary Film Festival Amsterdam, il Toronto International Film Festival, il Festival di Locarno e il Sundance Film Festival. Ottiene un discreto successo anche in occasione delle trasmissioni in tv sulla Bbc, sulla Pbs e sulla Rai.
Il primo lungometraggio di Gianfranco Rosi
In seguito Gianfranco Rosi dirige "Afterwords", che viene mostrato alla 57esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, prima di girare in California, a Slab City, il suo primo lungometraggio, intitolato "Below sea level". Viene presentato, anche in questo caso, alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. E' il 2008, e l'opera si aggiudica i premi Orizzonti e Doc/It (come miglior documentario italiano dell'anno) nella kermesse sulla laguna.
Poi ottiene il premio per il miglior documentario al Bellaria Film Festival, il premio per il miglior film all'One World Film Festival di Praga, il Grand Prix e il Prix des Jeunes al Cinéma du Réel e il Premio Vittorio De Seta al Bif&st del 2009.
Inoltre, la pellicola ottiene una nomination nella categoria dei migliori documentari all'European Film Awards.
Gli anni 2010
Nel 2010 Gianfranco Rosi gira "El sicario - Room 164", lungometraggio che ha la forma di un monologo riguardante un sicario messicano (trovato da Rosi in un motel centroamericano). A dispetto delle contrastanti critiche ricevute, l'opera ottiene il Fripesci Award alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia e il premio Doc/It; conquista inoltre il riconoscimento di miglior film al Doc Lisboa e al Doc Aviv.
Nel 2013 il regista italiano torna a Venezia con il documentario "Sacro GRA", che - a dispetto delle critiche di Pupi Avati, che stronca Gianfranco Rosi sostenendo che non possa essere definito regista chi non ha mai diretto degli attori - si aggiudica il Leone d'oro come miglior film e ottiene una nomination ai David di Donatello come migliore documentario di lungometraggio.
"Un uomo che è un uomo non può stare a guardare"
Da Fuocoammare: Pietro Bartolo, medico in prima linea nei soccorsi agli immigrati
Il successo di Fuocoammare
Nel 2016 Rosi propone un altro docu-film, intitolato "Fuocoammare", ambientato a Lampedusa (per la cui lavorazione il regista ha filmato gli abitanti dell'isola e i migranti in arrivo per un anno, non rinunciando a scene drammatiche).
"Nessuno dovrebbe mai filmare la morte, ma se c'è una tragedia ignorata io sento il dovere morale di farlo. Ho immagini ancora più forti di quelle usate nel film, ho dentro di me scene indimenticabili. D'altronde è la mattanza che non dovrebbe esserci, non io."
Vincitore dell'Orso d'oro alla Berlinale, dopo aver ricevuto la doppia candidatura ai David di Donatello per il miglior regista e il miglior film, viene scelto come pellicola italiana in corsa per gli Oscar nella categoria del miglior film straniero.
ultimo aggiornamento: 24/10/2016
Oggi, mercoledì 30 novembre 2016 • S. Andrea, S. Castulo, S. Saturnino
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