Controvento dal 2009

Gira e Rigira come lo avrei voluto nel 2009? 

Non un semplice contenitore di carta e pubblicità, ma una creatura viva, pulsante, che parlasse alle persone e con le persone. Lo immaginavamo colorato, vivace, pieno di passione. Un giornale che non si sfogliava soltanto, ma si scopriva, come una città nuova da esplorare.

Inserimmo cartine stradali, non per bellezza, ma per dare un senso di orientamento tra le notizie e le storie. Ogni attività, ogni sponsor, ogni evento aveva una sua posizione, un suo perché. Tutto era parte di un ecosistema locale, concreto e riconoscibile.

E poi c’era lui. Un personaggio, disegnato da Alessio, che non era solo una mascotte: era il nostro Virgilio. Con lui il giornale prendeva forma, voce, anima. Guidava il lettore in un mondo dove anche la pubblicità diventava utile, mai invasiva, mai fine a sé stessa.

Era un progetto avanti anni luce. Visionario, diremmo oggi. Quando nessuno parlava di geolocalizzazione, noi già disegnavamo mappe. Oggi basterebbe un QR code per fare quello che allora costruivamo con pazienza e intuizione: portarti con un gesto nel cuore della notizia, nel negozio sotto casa, tra le pagine del quartiere.

Forse è vero: erano altri tempi. Ma forse no.
Perché a ben guardare, quel sogno si è solo preso una pausa. E adesso, in un mondo digitale che ha bisogno di radici vere, è il momento perfetto per tornare a farlo camminare.





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